Ortone simpatico bestione

Chi l’ha incontrato almeno una volta sa che Ortone è un elefante speciale. Convinto che ogni creatura vada aiutata, difesa e rispettata, il simpatico pachiderma non perde occasione per offrire una zampa a chiunque si trovi in difficoltà, dall’imponente giraffa alla minuscola zanzara.

Quando il suo carattere gentile, ottimista e generoso ha varcato i confini della Giungla di Nool, i registi americani Jimmy Hayward e Steve Martino non hanno perso tempo e lo hanno scritturato per interpretare la pellicola Ortone e il mondo dei Chi, tratta da un racconto del suo "biografo" ufficiale, lo scrittore e vignettista americano Theodor Seuss Geisel.

Il granello "parlante"

Il lamento si ripete: Ortone aguzza la vista più che può, ma i suoi occhi continuano a non scorgere nulla. Guardando meglio - però - nota un piccolo granello di polvere sospeso nell’aria. "Ecco - pensa tra sé e sé - non ho mai visto granelli di polvere gridare, ma è probabile che questo sia abitato da qualche minuscola creatura che ha paura di annegare nella palude".

Con l’animo di chi sta per catapultarsi in un’impresa eroica e disperata, Ortone si lancia, tende l’imponente proboscide per accogliere il minuscolo batuffolo di polvere e lo adagia con cura su un trifoglio maturo. "Grazie, amico! - sussurra una voce stridula, proveniente dal pulviscolo - . Con la tua generosità hai salvato dalla catastrofe il popolo dei Chi, di cui sono sindaco".

Mentre Ortone, rosso come un peperone per l’emozione, tenta di farfugliare una risposta, fa capolino alle sue spalle Kangaroo, la cangura più pettegola della savana, che ha assistito di nascosto a tutta la scena. "Povero Ortone: sei davvero fuori di testa! Parli con la polvere e ti comporti in modo strano", lo canzona la perfida Kangaroo.

Mentre Ortone prova a spiegare a Kangaroo che il granello di polvere cui sta rivolgendo la parola non è come tutti gli altri, lei si allontana e - saltellando qua e là - va gridando che l’elefante è impazzito. Rimasto solo, Ortone promette al sindaco di Chi che si prenderà cura del suo minuscolo popolo. Ma le sue parole vengono bruscamente interrotte dall’arrivo dei Wickersham - una gang di macachi dispettosi - che s’impossessa del minuscolo granello di polvere e lo infila dritto nel becco dell’aquila Vlad, un tipino davvero poco raccomandabile.

Per Ortone, che non intende rimangiarsi la promessa, inizia un inseguimento mozzafiato per liberare il popolo dei Chi dalle grinfie di Vlad e restituirgli la sicurezza e la libertà. Al suo fianco, il fidato e prezioso Morton, il più straordinario topo che abbia mai abitato nella Giungla di Nool.

Il piacere della bontà

E, di cose incredibili, il microscopico mondo dei Chi ne contiene a bizzeffe: ancorato a un granello di polvere, è abitato da creature stravaganti e pelose, simili a insetti, con teste tonde come palle da biliardo e percorso dai mezzi di trasporto più strampalati. "I cittadini di Chi - racconta il regista Steve Martino - amano circondarsi di ogni comodità e non si accontentano certo di viaggiare su auto normali. Amano sfrecciare a bordo di "calzino-mobili", auto a quattro gambe silenziosissime, che camminano sulla punta di calzini sgargianti, o cullarsi al calduccio delle "letto-mobili", che permettono ai pigri di spostarsi mentre dormono o leggono un buon libro tra soffici cuscini e calde coperte".

La scena in assoluto più difficile da realizzare - confidano entrambi - "è stata quella in cui l’aquila Vlad, dopo essersi introdotta nel becco il minuscolo mondo dei Chi, lo sputa in un campo di trifogli che si estende a perdita d’occhio, costringendo il povero Ortone a esaminarli uno a uno alla disperata ricerca dei suoi amici".

Nel segno del rispetto

"Ortone è completamente diverso da tutti gli animali che abitano nella Giungla di Nool - puntualizza Hayward - . Possiede una stazza e un cuore a dir poco enormi e, nonostante alcuni lo prendano in giro perché scambiano la sua bontà per ingenuità, si batte per portare a termine la propria missione: rimanere fedele al motto "una creatura è sempre una creatura, non importa quanto sia piccola" e aiutare il popolo dei Chi".

Anche se non riesce a vederlo - infatti - Ortone riesce a instaurare un rapporto di amicizia e di fiducia con il popolo dei Chi e, in particolare con il sindaco. "Il loro legame - sottolinea Martino - è la prova del fatto che non è importante quanto gli esseri siano diversi e che quando regnano il rispetto, l’attenzione e l’impegno è possibile convivere insieme e andare d’accordo".

In attesa di conoscere il giudizio della critica e del pubblico, Hayward e Martino sono sereni perché Ortone e il mondo dei Chi ha già regalato loro un’immensa soddisfazione. "Quando abbiamo mostrato la pellicola finita ad Audrey Geisel, la moglie del "papà" di Ortone, eravamo molto emozionati - concludono - . Quando si sono accese le luci, con gli occhi umidi di pianto, Audrey ci ha detto che suo marito avrebbe apprezzato la pellicola e sarebbe stato decisamente soddisfatto del nostro lavoro".

©Mondo Erre - Carlo Tagliani