Un topino coraggioso

L’ultimo topo a scalare, con la forza inarrestabile di un uragano, la… "topo" ten dei film più visti è stato - nell’autunno 2007 - il tenero Remy. Appassionato di pentole e di fornelli, l’intraprendente roditore riuscì a trasformare il timido Linguini nello chef più raffinato di Parigi nell’indimenticabile Ratatouille.

 

A distanza di due anni un altro irresistibile topolino sta scaldando i motori per far breccia nel cuore degli spettatori. Il suo nome è Despereaux Tilling e le sue incredibili gesta sono state immortalate dai registi Sam Fell e Rob Stevenhagen nella pellicola Le avventure del topino Despereaux.

 

C’era una volta, adagiato tra colline e pianure rigogliose, il regno incantato di Dor. I suoi abitanti andavano d’amore e d’accordo, la gioia si annusava nell’aria e il cibo era abbondante per tutti.

 

Un giorno - nel bel mezzo di un banchetto reale - un ratto si tuffò nel piatto colmo di zuppa fumante della regina ed ella, per lo spavento, morì di crepacuore. Da allora, il re allontanò i topi dal paese e Dor divenne - poco a poco - il regno più triste dell’universo: il sole smise di brillare sui prati, la luce scomparve e ogni cosa cominciò a colorarsi di grigio.

 

Quando venne al mondo - alcuni anni dopo - il minuscolo topolino Despereaux si rese immediatamente conto che l’atmosfera di tristezza e di paura che lo circondavano faceva a pugni con la felicità e la sete di avventura che si sentiva sgorgare nel cuore. E decise di combatterla.

 

Disobbedendo al divieto di oltrepassare i confini di Dor, il giovane Despereaux riuscì a intrufolarsi nel castello e a stringere amicizia con la principessa Pea. Quando i topi lo scoprirono, cacciarono Despereaux dal Mondo dei Topi e lo spedirono nell’oscuro Mondo dei Ratti, un umido sotterraneo in cui la luce non penetrava mai.

 

Senza perdersi d’animo, l’intrepido Despereaux - con la complicità del ratto Roscuro - continuò a impegnarsi con tutte le proprie forze per riportare la felicità nel regno di Dor, convinto che anche il più minuscolo dei topolini, quando trova il coraggio di combattere la propria battaglia, può trasformarsi nel più leggendario degli eroi.

 

Per realizzare Le avventure del topino Despereaux, la casa di produzione Universal ha investito 60 milioni di dollari: circa la metà del budget di un normale film di animazione. "Abbiamo lavorato in economia ma senza rinunciare alla tecnologia e agli effetti speciali", dichiara con orgoglio il regista inglese Sam Fell, che nel 2006 ha diretto per la DreamWorks, la "fabbrica dei sogni" di Steven Spielberg, l’esilarante Giù per il tubo.

 

"Fin dall’inizio ci siamo proposti di dar vita a una pellicola ricca di ritmo, di luci, di suoni e di colori per permettere agli spettatori di immergersi in un mondo di fantasia", spiega il regista olandese Rob Stevenhagen, che vanta esperienze di tutto rispetto, dal momento che nella sua lunga carriera ha animato le sequenze più spettacolari di classici del calibro di Space Jam, La strada per El Dorado e Chi ha incastrato Roger Rabbit.

 

Ed è proprio la luce - con le sue infinite sfumature - a occupare un ruolo centrale nel film. Ogni ambiente è caratterizzato da tonalità diverse: sgargianti - all’inizio - nel regno di Dor, e via via più opache e grigie dopo la morte improvvisa della regina; artificiali nel Regno dei Topi, illuminato dalle luci che filtrano da un magazzino; scure e cariche di ombre sovrapposte nel Regno dei Ratti, simile a una tetra taverna medioevale, in cui anche il minimo chiarore rappresenta un evento.

 

"Una delle scene in cui la luce è protagonista assoluta - aggiunge Fell - è quella in cui Roscuro, rintanato nel buio cantuccio che si è ricavato nel Regno dei Ratti, incontra per la prima volta gli occhi smarriti di Despereaux attraverso un bagliore improvviso che squarcia l’oscurità con la precisione di una lama affilata, siglando l’inizio di una grande amicizia".

 

Per condurre per mano il pubblico all’interno del mondo di Despereaux e dei suoi amici, Fell e Stevenhagen ne hanno escogitata una delle loro e hanno realizzato una pellicola "a misura di topo". "Tutte le riprese ambientate nei regni dei Topi e dei Ratti - racconta Stevenhagen, con l’aria di chi sa di avercela fatta - sembrano girate da un topolino che tenga una minuscola cinepresa sulla spalla, in grado di riprendere anche gli oggetti più minuscoli dal basso verso l’alto".

 

E anche i protagonisti sembrano nati per conquistare l’affetto e la simpatia degli spettatori, al punto che c’è chi è pronto a scommettere che le loro silhouette faranno capolino - quest’estate - sulle t-shirt dei ragazzi.

"Anche se appartengono alla specie dei roditori - sottolinea Fell, mentre sui monitor scorrono i trailer della pellicola - abbiamo ‘regalato’ a Despereaux e ai suoi amici caratteristiche simili a quelle degli uomini: parlano e camminano in equilibrio sulle zampe posteriori, possiedono cinque dita per zampa e indossano abiti".

 

Entrambi - inoltre - possiedono caratteri decisamente umani. "Despereaux - afferma Fell - è coraggioso e testardo. Non si cura di ciò che gli altri pensano di lui e osserva il mondo con gli occhi di un adolescente: per lui è tutto bianco o nero, giusto o sbagliato, senza sfumature".

 

"Roscuro, invece - conclude Stevenhagen - è animato da un inguaribile spirito d’avventura. È assetato di vita e ama l’ebbrezza del mare e del vento e si immagina come un corsaro in grado di attraversare gli oceani. E quando si accorge che gli altri lo vedono come un povero ratto va in crisi".

 

Se Le avventure del topino Despereaux raccoglierà in Italia e nel resto del mondo lo stesso successo che gli ha riservato l’America, Fell e Stevenhagen torneranno dietro la macchina da presa per una nuova puntata.