Camicetta colorata, ciondolo al collo, capelli raccolti, jeans e scarpe da ginnastica. A vederla, sembra una ragazza come tante, invece è Miley Cyrus, l’interprete di Hannah Montana, la famosa serie tv che da circa tre anni fa il pieno di audience in tutto il mondo.
Arrivata a Roma per presentare il suo primo film,
Hannah Montana - The Movie, ispirato appunto alla sit-com, risponde alle domande dei giornalisti alternando
sorrisi smaglianti con fragorose risate. Un viso "acqua e sapone" che non fa pensare ad una stella dello spettacolo che macina numeri da capogiro: le sue avventure in tv sono seguite da più di centosessanta milioni di spettatori sparsi per il globo e il film, solo nel primo weekend, ha incassato più di trenta milioni di dollari.
Un successo replicato anche nella musica: fino ad oggi Miley ha pubblicato tre album vendutissimi e fatto concerti da "tutto esaurito". E con l’ultimo, la colonna sonora del film, è schizzata subito al top delle classifiche. La star ha così stabilito un record: è la più giovane artista ad aver mai inciso quattro album piazzatisi al numero uno, e tutto questo in meno di tre anni.
Una specie di schiacciasassi, insomma. Mentre i fotografi la inondano di flash, dalla strada una folla di fan urla a squarciagola il suo nome in attesa di un autografo. Lei, abbracciata a Billy Cyrus, suo padre sia nella vita che nella finzione sul set, sembra quasi intimidita da tutto questo clamore.
Un "disagio" che, per certi versi, rispecchia la trama del film. Nella storia, Miley fatica a conciliare la vita di teenager con quella di stella della musica; per evitarle un black-out mentale, il papà decide di riportarla nei luoghi della sua infanzia, nel Tennessee, in cerca di tranquillità e riposo. Obiettivo centrato: in mezzo ai prati e ai pascoli Miley ritroverà se stessa e tornerà a Los Angeles più forte e decisa di prima.
L’INTERVISTA
Come definiresti questa prima esperienza nel mondo del cinema?
Fantastica. È stato bello recitare con degli attori meravigliosi, molti dei quali già presenti nella serie tv. Gran parte del film è stata girata a Nashville, la mia città di
origine. Questo mi ha permesso di tornare nei luoghi in cui sono nata e che ho "dovuto" lasciare a causa del lavoro. In mezzo al verde e agli animali ho ritrovato quel clima di serenità e tranquillità che non ricordavo da tempo. Per un po’ ho "staccato la spina", proprio come nel film.
Ti pesa la celebrità?
Provo nei suoi confronti un sentimento di amore e odio. Il mondo dello spettacolo da un lato è stupendo, dall’altro ti toglie la possibilità di avere una vita privata. I paparazzi sbucano da ogni parte, pronti a scattare foto nei momenti più impensabili: certe volte è difficile rimanere calmi e sorridere. Tuttavia non mi lamento: se voglio continuare a fare il mestiere che amo, devo accettare anche i suoi aspetti meno belli. D’altronde questo è il destino di tutte le star.
Condizione a cui dovresti essere abituata, visto che provieni da una famiglia di attori/musicisti…
Sicuramente. Sono cresciuta fra le note grazie a mio padre, che è un artista country molto popolare negli Stati Uniti. Ho imparato a suonare la chitarra e a cantare fin da bambina. Inoltre, quando capitava, interpretavo dei piccoli ruoli nelle serie televisive in cui recitava anche mio papà.
Qual è stato il momento più bello della tua vita?
Nel 2006 quando mi hanno scelto per il ruolo di Hannah Montana. Sono impazzita dalla gioia, urlando e saltellando da una parte all’altra della mia camera. Da quel preciso istante la mia esistenza è cambiata radicalmente e solo ora comincio a rendermi conto di ciò che sto vivendo.
Nella serie tv hai un bellissimo rapporto con la tua famiglia. Accade lo stesso nella vita reale?
Sì, e di questo sono contentissima. Tutti si sacrificano per aiutarmi nella mia
carriera. Li devo ringraziare tanto. Mia madre e i miei fratelli, ad esempio, hanno stravolto le loro abitudini da quando sono diventata celebre. Senza il loro sostegno non sarei mai riuscita ad arrivare dove sono.
Qualche tempo fa hai prestato la voce nel film "Bolt - Un eroe a quattro zampe". Ti piace fare la doppiatrice?
Moltissimo. È stata un’esperienza nuova e coinvolgente. Amo i film di animazione della Disney: sono storie "pulite", semplici, dove il cuore ha sempre ragione. Mi piacerebbe farne altri.
Sei un modello per tante ragazze. Pensi di avere delle responsabilità nei loro confronti?
Certo, e non da poco. Sono lusingata delle attenzioni che i fan mi rivolgono e per questo cerco di dare sempre il massimo per non deluderli, anche se è molto difficile.
Ti senti più Miley o Hannah?
Dipende dai momenti. Quando recito o sono in pubblico, divento Hannah "la star". Nelle pause dal lavoro torno ad essere Miley, la ragazza "acqua e sapone" che ama stare con gli amici o che guarda un buon film. Cerco di prendere "il meglio" da tutte e due.
In casa Disney non mancano le teen star: il cast di High School Musical, i Jonas Brothers, Demi Lovato… Non temi la concorrenza?
Tra noi non c’è rivalità, ma supporto reciproco. D’altra parte, condividiamo le identiche emozioni perché abbiamo la stessa età e gli stessi sogni. L’obiettivo è di accontentare il nostro pubblico e credo che ognuno di noi, nei rispettivi impegni, stia riuscendoci, visto il calore che i fan dimostrano sempre nei nostri confronti.