Arriva il divertente Shark Tale, cartoon da 100 milioni di dollari. Nella metropoli americana in versione subacquea, s'incrociano le strade di Don Lino, boss della citta', e del pesce Oscar, specializzato in bugie.
Nessuno sa esattamente dove sia. Ma da qualche parte, sprofondata negli abissi inesplorati degli oceani, esiste una New York sottomarina, popolata di pesci, polipi e meduse. Le abitazioni - da quelle parti - sono giganteschi grattacieli di corallo; le strade, lastricate di alghe, di spugne e di conchiglie, somigliano a Times Square nelle ore di punta. I pesci piu' giovani adorano i videogiochi e la musica rap e si danno appuntamento al fast food, per sorseggiare insieme una lattina di Coral Cola.
In attesa che i sommozzatori piu' intrepidi ed esperti del pianeta riescano a localizzare e a portare alla luce la New York "acquatica", i registi Vicky Jenson, Bibo Bergeron e Rob Letterman si sono divertiti a immaginarla e a raccontarla in Shark tale, la pellicola nuova di zecca della DreamWorks, che "sbarca" nelle sale cinematografiche italiane a una manciata di settimane dal travolgente successo di Shrek 2.
Don Lino, boss sotto stress
Come ogni metropoli che si rispetti, anche la New York subacquea - dietro le insegne al neon e le vetrine che espongono le griffe piu' esclusive - nasconde non pochi problemi. Il piu' drammatico e' senza dubbio la presenza di Don Lino, squalo prepotente e irascibile che, con i suoi atteggiamenti da gangster e le maniere spicce dei suoi sgherri, e' diventato il padrone assoluto della citta'. "Non si muove foglia che Don Lino non voglia", si sussurrano l'un l'altro i pesci comuni, rassegnati a subire in silenzio le sue minacce e i suoi ricatti.
Un brutto giorno Frankie, il figlio maggiore di Don Lino, viene colpito accidentalmente dall'ancora di una baleniera di passaggio e muore. Il boss, in preda alla disperazione, ordina ai suoi di individuare il colpevole e di punirlo al piu' presto.
I pesci di Don Lino si mettono immediatamente all'opera. Indagano a 360 gradi e non scartano alcuna ipotesi, ma tutti i sospettati vantano alibi di ferro e le indagini si arenano. Quando, con le pinne tra le gambe e la paura di essere licenziati, sono sul punto di confessare a Don Lino il proprio insuccesso, si apre uno spiraglio. Vengono a sapere che un certo Oscar - pescetto dall'aria furba e sicura - si vanta con gli amici di essere un cacciatore di squali e di aver fatto fuori Frankie. In un batter di... "triglia", si mettono immediatamente sulle sue tracce.
Non sanno che Oscar - in realta' - non ha mai sfiorato uno squalo in vita propria: lavora svogliatamente in un autolavaggio per balene e inventa un sacco di bugie perche' sogna di essere invitato in tv, di diventare famoso e di acquistare un attico in uno dei grattacieli piu' esclusivi della citta'.
Oscar si trova cosi' al centro di una valanga di guai. Per uscirne, ha a disposizione tre armi: simpatia, buon senso e fortuna. E un asso nella manica: la complicita' di un amico insospettabile.
L'amico pacifista
Costato oltre 100 milioni di dollari, Shark tale ha richiesto tre anni di lavorazione. La pellicola, secondo l'opinione dei critici americani, "e' scritta e girata con ritmo e umorismo degni delle migliori commedie di tutti i tempi".
A differenza della maggior parte dei film di animazione, tutti computer ed effetti speciali, i realizzatori di Shark tale hanno voluto privilegiare i caratteri dei personaggi. Accanto al perfido Don Lino e al vanesio Oscar - infatti - spicca un'allegra galleria di coprotagonisti, destinati a imprimersi nella memoria e nella simpatia degli spettatori: Sykes, giallo pesce palla con enormi sopracciglia, folte come foreste, proprietario di un autolavaggio per balene; Angie, dolce pesciolino angelo che ha il cuore spezzato per Oscar, che non la degna di uno sguardo; Lola, seducente pesce drago con enormi labbra e lunghe branchie multicolori.
Ma il personaggio che riuscira' piu' di ogni altro nell'intento di far breccia nel cuore del pubblico e' senza dubbio Lenny, il figlio minore di Don Lino. Costantemente preso in giro e maltrattato dal padre per le sue idee pacifiste, e' vegetariano, romantico e amico di tutti. Ed e' proprio lui, generoso e impavido, a tendere una pinna all'amico Oscar braccato dai sicari di Don Lino.
CARLO TAGLIANI
