Non chiacchiera molto Valerio Scanu durante la telefonata con Mondo Erre, forse per timidezza o perché preferisce far parlare le sue canzoni. Chissà. Di certo, “parla” il suo ruolino di marcia, già notevole a soli 19 anni. Un percorso iniziato presto, raccontano le sue biografie, quando era appena alto così e la musica gli è entrata “dentro” come un fulmine.
I genitori intuiscono che il piccolo Valerio ha un talento prezioso, una voce fuori dell’ordinario con cui, magari, può fare strada. Una prima conferma arriva quando ha 12 anni. Partecipa alla trasmissione tv Bravo, Bravissimo presentata dal compianto Mike Bongiorno, prototipo dei talent show a venire, e surclassa la concorrenza.
Da quel momento, Valerio s’impegna ancora di più nel canto. Partecipa a concorsi, fa dei provini, si esibisce in varie manifestazioni in cerca di un posto al sole. L’occasione buona arriva quest’anno: partecipa al programma Amici e si gioca la finale con Alessandra Amoroso.
Vince lei, ma Valerio non passa inosservato. Incide un mini cd, Sentimento, che conferma le sue doti canore e il gradimento raccolto durante la sfida tv: vende oltre 70.000 copie. Logico attendersi un seguito, arrivato ora con il secondo mini cd intitolato semplicemente Valerio Scanu.
Intorno al giovane artista, un team dorato: alla “regia” c’è Charlie Rapino, produttore dietro ai successi di Take That, Spice Girls e Gary Go (tanto per fare dei nomi), mentre i brani portano le firme di Saverio Grandi, Bungaro, Daniele Coro, Federica Camba, che hanno scritto pezzi per Laura Pausini, Vasco Rossi, J-Ax, Raf.
Il risultato si sente: Valerio compie un deciso passo avanti sulla strada del pop, valorizzando ancora di più la sua espressiva voce.
L’INTERVISTA
Il nuovo cd segna un salto di qualità rispetto al primo. A cosa si deve?
Ho lavorato con una squadra di alto livello, dal produttore agli autori e musicisti. E questo ha inciso anche sul valore dei sette brani che ho scelto per il disco.
Un disco dalla marcata identità pop, diverso dal tuo debutto più “melodico”.
Oggi mi sento più a mio agio in questo stile, riflette meglio il mio modo di vedere la musica: fresco e moderno. Nel precedente lavoro, Sentimento, c’erano generi differenti, mentre questo ha senza dubbio una sua fisionomia precisa.
E tu come sei cambiato nell’affrontare l’incisione?
Ho migliorato vocalmente qualcosa dal punto di vista tecnico, facendo tesoro dei concerti fatti questa estate. E poi sono anche maturato un po’ di più come persona, cosa che aiuta a interpretare meglio i brani.
Quanto c’è del tuo mondo nelle canzoni?
Mi riconosco in quello che canto, anche se non ho mai scritto nulla e, a dire il vero, finora non ne ho mai sentito l’esigenza. Un giorno, forse, ci proverò.
Ti è servito Amici?
Avere a che fare con dei maestri competenti mi ha aiutato tantissimo, considerando il fatto che io ho imparato a cantare senza una guida.
Come mai hai scelto come singolo apripista Ricordati di noi?
È un brano immediato, che dà subito l’idea del sound del cd e mi è sembrato il più giusto per dare un assaggio ai fan. Ma ci sono molti altri pezzi che avrebbero potuto essere dei singoli.
Una delle canzoni, Dicono ke 6 1 stupida, è “ambientata” nel mondo di internet. Ti piace il web?
Certo, ci entro spesso e lo trovo utilissimo. Ormai è una porta aperta sul pianeta ed è importante per farsi conoscere, anche se non è l’unico mezzo.
Il pezzo che penso sia il migliore del disco è Polvere di stelle. Dici nel testo: Ogni cosa perde senso, aiutami”. È anche una preghiera?
Sono d’accordo con te, è il brano che preferisco: è una ballata di grande intensità e per certi versi è una preghiera che rivolgo a qualcuno.
Chiude il cd la cover di Could it be magic, già portata al successo da Barry Manilow e poi dai Take That. Perché l’hai scelta?
È un brano che mi è sempre piaciuto, così come mi trovo bene a cantare in inglese. L’arrangiamento si adattava benissimo alle sonorità dell’album, così l’ho incisa: parte lenta per poi prendere ritmo.
Quali sono gli artisti che ammiri?
Sono tanti, ma metto in primo piano Whitney Houston, Celine Dion e Beyoncé, e in Italia Giorgia e Alex Baroni.
Il successo ha cambiato qualcosa nella tua vita?
Sono cambiate parecchie cose, e molte mi hanno fatto piacere, anche se spesso non sai quanto una persona ti stia vicino solo perché sei popolare.
Punti al prossimo Festival di Sanremo?
È presto per dirlo, anche se ovviamente mi piacerebbe: sarebbe un ulteriore passo importante per la mia carriera.
LA SCHEDA
Una scalata in musica
Valerio Scanu è nato a La Maddalena, in Sardegna, il 10 aprile 1990.
Nel 2002 vince la trasmissione tv Bravo Bravissimo cantando Cambiare, brano portato al successo dallo scomparso Alex Baroni.
Partecipa alle selezioni di vari talent show, compresa un’edizione di American Idol in Francia, dove non viene ammesso perché ancora troppo giovane.
Nel 2009 si piazza al secondo posto nel popolare talent show Amici e incide il suo primo mini cd, Sentimento. L’omonimo singolo totalizza 70.000 download in meno di due settimane.
©Mondo Erre - Claudio Facchetti