La prigione per i graffitari
Pare che sia Milano la città più imbrattata d’Italia: “una fila pressoché
ininterrotta di scarabocchi”, come dice il sindaco Albertini. Il quale, dopo
aver provato a dissuadere i “graffitari” con multe e minacce, ora pare voglia
passare alla repressione dura.
Il Comune propone un decreto legge che prevede la reclusione fino a 9 mesi
o una multa da 2.500 euro per chi sporca i muri. Se poi si tratta di un palazzo
storico, il carcere va da 3 mesi a due anni. Ora, che scarabocchiare sui muri
sia un’attività riprovevole non c’è alcun dubbio, tuttavia mi pare che due
anni di galera per questo reato siano un po’ eccessivi. Forse bisognerebbe
chiedersi perché Milano è la città più imbrattata e magari offrire ai ragazzi
attività alternative, come un campetto di calcio o una pista di skate, svaghi
non costosi e accessibili a tutti.
Addio scrittura
Leggo sui giornali che i ragazzi non sanno più scrivere a mano in modo chiaro
e leggibile. Nessuna meraviglia: mi sembra la conseguenza logica dell’abuso
delle tastiere dei computer e di telefonini. I temi sono illeggibili e talvolta
finiscono nel cestino prima ancora di essere corretti. Magari, chissà, a poterli
decifrare sarebbero anche interessanti.
Poi, da adulti, si rischia il posto di lavoro, perché il personale delle aziende
viene selezionato anche in base alla calligrafia. Gli esperti dicono che “a
scuola nessuno insegna più la forma e le parole incomprensibili stanno diventando
un’abitudine, soprattutto per i maschi”.
Ai miei tempi la calligrafia era materia di insegnamento nelle elementari.
Poi dal pennino si è passati alla biro e dalla biro alla tastiera. Non so
se sia stato un bene o un male. Però mi pare ci sia qualcosa di poetico nella
bella scrittura di mio nonno sulle vecchie cartoline che conservo.
A Trento, primi in matematica
Vorrei complimentarmi con gli studenti di Trento, primi al mondo in matematica.
Così assicura un rapporto internazionale che ha messo a confronto le prestazioni
dei quindicenni dei Paesi sviluppati per quanto riguarda la matematica, le
scienze e la capacità di comprensione di un testo scritto.
Dall’indagine, come Paese, non usciamo bene: ventiseiesimi su trenta. Mediamente
siamo delle schiappe anche in matematica. Ma abbiamo punte di geni. I trentini
sono riusciti a soffiare il primo posto ai finlandesi. Alla prova hanno preso
parte 5 mila studenti italiani di 250 scuole superiori.
CARLO CONTI RISPONDE
Tutti i colori della Formula 1
Sapresti dirmi perché le Ferrari sono rosse e le McLaren color argento? Chi
sceglie i colori della Formula 1? Grazie.
Federico, Brescia
Caro Federico,
il colore delle auto da corsa venne stabilito all’inizio del Novecento da
un regolamento internazionale. Alle macchine italiane venne assegnato il rosso,
a quelle tedesche il grigio argento, alle francesi il blu, alle inglesi il
verde e a quelle giapponesi il bianco avorio. Oggi, però, sono gli sponsor
a stabilire la livrea della auto. La McLaren, che pure è inglese, adotta l’argento
in onore della tedesca Mercedes che le produce i motori.
Un suggerimento… interessato
Perché il giornale non invita noi ragazzi a fare delle proposte su argomenti
da discutere? Se la mia richiesta viene accolta, io ho già un argomento: una
sorellina pestifera… Voi scegliete gli argomenti più interessanti e ci invitate
a trattarli. Distinti saluti.
Dario, Novoli (LE)
Caro Dario,
qualcosa mi dice che il tuo suggerimento sia un po’ interessato. Non so quanto
sia pestifera la tua sorellina, ma non credo sia il caso di farne oggetto
di dibattito. Anche tu sei stato piccolo, e papà e mamma avranno chiuso un
occhio per qualche tuo capriccio, mettendoci un pizzico di pazienza e una
tonnellata di affetto. Sono gli ingredienti che devi usare anche tu.
Per il resto, giro la proposta al direttore, anche se in molti articoli di
Mondo Erre il box “E tu che ne pensi?” serve proprio ad accendere una discussione
non solo a scuola o in gruppo, ma anche sulle pagine della rivista. Un abbraccio.