Le sfide estreme dei baby esploratori
Oceani, vette, deserti: sembrano diventati imprese da ragazzi. Parker Liautaud, 15 anni, padre francese e madre americana, vuole essere il più giovane a raggiungere il Polo Nord usando solo un paio di sci. Con lui, una guida alpina che lo aiuterà a mantenere la rotta. Non potrà difenderlo dai venti furiosi e dalla temperatura a -50°.
Parker è soltanto uno dei tanti ragazzi che da qualche tempo navigano attorno al globo e scalano montagne. Il sedicenne Hector Turner, per esempio, ha partecipato alla Marathon des Sables,
240 km nel deserto del Sahara. E Rob Gauntlett
ha raggiunto l’Everest a 19 anni.

Le ragazze non sono da meno: l’americana Abby Sunderland (nella foto) e l’australiana Jessica Watson, entrambe di 16 anni, stanno cercando separatamente di superare il record del più giovane ad aver circumnavigato la Terra in solitaria. Mentre la quattordicenne olandese Laura Dekker, bloccata dalla Corte per i minori, scalpita per buttarsi nella medesima avventura.
Perché queste sfide estreme? Certo la tecnologia di oggi le rende meno impossibili. Ma che cosa spinge a lasciare le comodità e gli affetti familiari per rischiare la vita? L’ambizione del primato? La voglia di diventare subito adulti? Mi domando: l’oceano in tempesta e il crepaccio sul vuoto fanno meno paura di certi modi di vivere dei giorni nostri? Non so darmi una risposta, ma continuo a pensare che ci voglia più coraggio a crescere giorno dopo giorno, facendo ognuno il proprio dovere, che affrontare un mare in burrasca o una cima inviolata.
L’insidia nascosta di piercing e tatuaggi
Ragazzi, attenti con piercing e tatuaggi. L’ultimo allarme arriva dalla Cina, dove
l’epatite B sta mietendo milioni di morti. È un virus molto contagioso, soprattutto dove le condizioni igieniche ambientali e familiari sono a rischio. Perché se la malattia si trasmette attraverso il sangue o altri liquidi infetti dell’organismo, c’è anche la trasmissione più banale che avviene utilizzando gli stessi spazzolini e

rasoi, o gli strumenti non sterilizzati per piercing e tatuaggi.
L’epatite B è la più diffusa infezione del fegato al mondo ed è un problema di salute pubblica ormai globale. In Italia le persone colpite da questa malattia, chiamata “silenziosa” perché non dà sintomi, sono 700 mila. Però soltanto 25 mila sono in terapia.
Spesso l’infezione si scopre per caso o anni dopo per le complicazioni, che a parte la cirrosi epatica, possono provocare disordini mentali e ridotti livelli di coscienza. E allora vogliamo rovinarci la vita soltanto per seguire una moda, passeggera come tutte le mode?
Avvelenate dal gas perché erano a scuola
Sumaila, 12 anni, scolara a Kunduz, Afghanistan, era in classe quando ha avvertito uno strano odore, simile a quello di un fiore appassito. Poi ha intravisto svenire le sue compagne e il suo professore. Quando ha riaperto gli occhi era in ospedale. Ricoverata insieme alle sue compagne, 80 allieve, avvelenate dai talebani per costringere le ragazze a non andare a scuola.
Non è la prima volta che accade. Quando, tra il 1996 e il 2001 i talebani

governarono il Paese, ogni forma di
istruzione femminile fu abolita per decreto. Ora la questione rimane controversa in gran parte della nazione, anche dove la presenza dei talebani è più debole. Nel Sud-Est, invece, dove gli Studenti del Corano controllano numerosi villaggi, le scuole femminili sono state chiuse.
Nonostante lo spavento, Sumaila spera che il padre le consenta di tornare a scuola. “Voglio fare la pediatra”, dice convinta. Perché ricordo questo episodio? Perché le vacanze stanno per finire e magari qualcuno di voi non ha nessuna voglia di tornare a scuola. Sì, siete fortunati. C’è anche chi per andare a scuola è disposto a rischiare la vita.
CARLO CONTI RISPONDE
La più veloce dell’universo
Caro Carlo,
ho scommesso un pizza con un’amica conosciuta quest’anno in vacanza. Si parlava della cosa più veloce del mondo e io ho detto che è la luce. Ho ragione? Grazie.
Eleonora R. (Bergamo)
Caro Eleonora, non sono un esperto in materia, ma avendo interpellato un amico che sa tutto dello spazio, posso dirti che hai ragione, la luce è proprio la cosa più veloce dell’universo: viaggia a 299.792.458 metri al secondo. Ho anche imparato che i raggi di luce viaggiano sempre in linea retta e cambiano direzione a seconda dei corpi che colpiscono, fenomeno che è detto rifrazione. Buon appetito.
©Mondo Erre - Carlo Conti