Extra
Formula abbonamento
La Buona Notizia
La Buona Notizia
Spazio scuola
Scarica dai link qui sotto i pdf delle guide ai libri di Valerio Bocci.

LE PARABOLE SPIEGATE AI RAGAZZI

Scarica tutta la guida

I DONI DELLO SPIRITO SANTO SPIEGATI AI RAGAZZI

Introduzione
DONI

LE BEATITUDINI SPIEGATE AI RAGAZZI

Introduzione
BEATITUDINI

10 COMANDAMENTI SPIEGATI AI RAGAZZI
10 COMANDAMENTI

GUIDA ALLA LETTURA DELLE MEMORIE DELL'ORATORIO

Scarica tutta la guida
Guida Memorie

GUIDA ALLA LETTURA DI CHE RAGAZZI!

Scarica tutta la guida
Guida Che ragazzi
chiudi_box
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 01 02 03 04 05 06 07 08 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10

4 AMICI E TANTI GUAI

Chiunque lo sa: tra leoni, zebre, giraffe ed ippopotami non corre buon sangue. Hanno “abitudini” e caratteri troppo diversi per andare d’accordo. I leoni, per esempio, sono ghiotti di carne di zebra; le giraffe e gli ippopotami, invece, guardano il mondo da angolazioni diametralmente opposte. È per questo che, pur vivendo all’interno della sterminata giungla africana, non frequentano gli stessi ambienti e - quando si incontrano - non è mai per condividere il piacere di stare insieme.
Questo - ovviamente - non vale per gli animali che popolano i giardini zoologici delle metropoli, dove i pasti vengono serviti a orari regolari e la ristrettezza delle gabbie rende uniforme e monotona la visione della realtà circostante. Allo zoo newyorkese di Central Park - per esempio - un leone, una zebra, una giraffa e un ippopotamo sono diventati amici per la pelle. Chi vuole conoscere la loro storia, non ha che da recarsi al cinema e regalarsi un viaggio di solo andata a Madagascar, la nuova pellicola prodotta dalla DreamWorks di Steven Spielberg, diretta da Eric Darnell e Tom McGrath.

In fuga dallo zoo
Il leone Alex, la zebra Marty, la giraffa Melman e l’ippopotamo Gloria sono gli “inquilini” più ricercati e ammirati dello zoo di New York. Gruppi di bambini - ogni pomeriggio - si danno appuntamento davanti alle loro gabbie, trascorrendo ore intere ad ammirarli.
Alex si atteggia come una rockstar. Sa che i piccoli visitatori non reggono al suo fascino e inventa piccoli trucchi per catturarne l’attenzione. “Sono il re di Central Park - pensa tra sé e sé, scuotendo la criniera e improvvisando un ruggito - e non posso certo deludere i miei fan”.
Marty vive la gabbia come una prigione. Sogna di scavalcare le sbarre per esplorare il mondo e trovare un luogo in cui vivere sereno. “Qui ho amici e cibo assicurato - rimugina nelle sere d’estate, quando le giornate si allungano e il sonno tarda ad arrivare - ma io ho fame e sete di libertà”.
Melman è un malato immaginario. Gode di ottima salute, ma è convinto che i malanni e le disgrazie più terribili si siano messe d’accordo per spedirlo d’urgenza al pronto soccorso. “Sono davvero fortunato ad abitare a New York - si fa coraggio, tra una crisi d’ansia e un indizio di emicrania - ci sono ottimi veterinari e ospedali all’avanguardia”.
Gloria è di poche parole. Dotata di invidiabile self control, è sicura di sé e non perde le staffe per nessun motivo al mondo. “Ogni problema ha almeno una soluzione - è solita ripetersi nei momenti difficili - l’importante è procedere con ordine e non perdere di vista la realtà”.
Una notte, grazie all’aiuto di un branco di pinguini ospiti dello zoo, Marty ha l’opportunità di realizzare il proprio sogno: oltrepassare le sbarre che la tengono prigioniera e avventurarsi per le strade cittadine. “Non starò via molto - sussurra, allontanandosi senza far rumore, con gli occhi rivolti agli amici che dormono - tornerò prima dell’alba e nessuno si accorgerà della mia fuga”.
Ma il destino è in agguato, e la situazione si complica in un baleno. Alex, Melman e Gloria si accorgono della “scappatella” di Marty e si mettono immediatamente sulle sue tracce per convincerla a tornare in gabbia prima che i guardiani si accorgano della sua scomparsa.
I tre, a zonzo per le strade di New York, non passano certo inosservati e seminano il panico tra i pendolari che affollano le strade per recarsi al lavoro. I centralini delle forze dell’ordine vengono presi d’assalto, la protezione civile elabora piani per evitare tragedie e chi può se la svigna a gambe levate.
Alex, Melman e Gloria rintracciano Marty alla stazione centrale della metropolitana e, mentre attendono alla fermata il mezzo che li ricondurrà allo zoo, vengono narcotizzati e catturati. Si risvegliano a bordo di una nave in rotta verso l’Africa. Chi li ha “rapiti”, infatti, non è una banda di criminali, ma un’associazione di amici degli animali che - per liberarli dallo stress della vita newyorkese - ha deciso di riportarli nella jungla, il loro ambiente naturale.
Neppure il viaggio si rivela tranquillo. La nave viene sabotata e Alex, Marty, Melman e Gloria, scaraventati in mare, trovano rifugio sull’isola africana di Madagascar. L’impatto con la realtà è a dir poco tremendo. I quattro amici devono imparare velocemente a badare a se stessi e a rinunciare alle comodità cui erano abituati quando si trovavano nello zoo di New York.

Un’amicizia inossidabile
Madagascar è ambientato tra due giungle: quella urbana di New York, in preda allo smog, alla confusione e al traffico; e quella selvaggia dell’isola africana, irta di trappole, di insidie e di pericoli.
Le sequenze ambientate nella metropoli americana - sullo sfondo dello zoo di Central Park, della stazione centrale della metropolitana e della Quinta Strada - si ispirano alle fotografie e alle stampe degli anni Cinquanta e Sessanta e sono state ricostruite dai mostri sacri della tastiera e del mouse.
“In poco più di un decennio le pellicole d’animazione realizzate con il computer hanno fatto passi da gigante, mandando in soffitta le matite e gli acquarelli e affermandosi come una vera e propria forma d’arte - afferma il regista Eric Darnell, che nel 1988 ha diretto Z la formica, il primo lungometraggio a cartoni animati della Dreamworks -. Il top è stato toccato da Shrek 2, che rappresenta un’autentica rivoluzione sul fronte dell’animazione e ne fa intravedere le immense potenzialità. In Madagascar abbiamo cercato di fondere la semplicità dei disegni realizzati a mano con il realismo dei programmi virtuali di ultima generazione”.
Anche la scelta di ambientare le sequenze esotiche sull’isola di Madagascar e non nell’Africa continentale non è stata casuale. “Il pubblico ha già visto la giungla africana in mille documentari e in diecimila film. Noi abbiamo voluto meravigliarlo con un’ambientazione non convenzionale - continua il regista Tom McGarth - e il Madagascar ci è parso immediatamente lo scenario ideale: è un luogo fantastico, possiede una flora e una fauna uniche al mondo e ci ha regalato tonnellate di libertà creativa. In un sol colpo, abbiamo potuto ‘sfruttarne’ la giungla, la spiaggia, l’oceano e i fondali sottomarini”.
Un esempio di questa libertà è una scena destinata a rimanere impressa nella mente del pubblico: quella in cui Marty si diletta a “surfare” sulle onde utilizzando come tavoletta niente meno che un branco di delfini. “Tutti gli animali che popolano Madagascar - riprende Eric Darnell, illustrando le caratteristiche fisiche dei protagonisti - si bilanciano perfettamente l’un l’altro: Alex è simile a un triangolo capovolto sormontato da una buffa criniera, Melman ricorda un cilindro a strisce irregolari e pazze, Marty sembra una linea che non finisce mai e Gloria assomiglia a un gigantesco pallone che rimbalza ad ogni inquadratura”.
Entrambi i registi concordano nel sostenere che, alla base di ogni buon film, è necessaria una storia in grado di divertire e di emozionare gli spettatori. E Madagascar è soprattutto una storia di amicizia, che viene messa a dura prova quando i protagonisti devono affrontare un’esistenza cui non sono abituati.
“Il cuore del film - concludono - è il rapporto tra Alex e i suoi tre amici. Fino a quando vivono a New York, nessuno di loro si rende conto della propria natura profonda, perché è cresciuto in un ambiente protetto. Per tutto il tempo che i guardiani gli servono montagne di bistecche in gabbia, Alex non sente la necessità di essere aggressivo.
Nella giungla impara a fare i conti con i propri istinti e a sopprimere l’impulso di sbranare i propri amici per placare la fame. E Marty, Melman e Gloria, che si rendono conto di non essere mai completamente al sicuro quando c’è Alex affamato nei paraggi, cercano di vincere l’impulso di darsi alla fuga. Insieme, imparano ad educare la propria aggressività e i propri timori in nome dell’amicizia che li lega e li tiene uniti”.
CARLO TAGLIANI

Nilus
Nilus
©AGOSTINO LONGO
Nilus


Gli amici di MondoerreGli Amici di Mondoerre

  

Gli amici di Mondoerre

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 www.scuola.elledici.org www.igiochidielio.it BimboBell www.oratoriosing.it/ www.associazionemeter.it www.tremendaonline.com www.dimensioni.org www.esemalta.com www.noivicenza.it www.davide.it 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10