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Rincorrendo i sogni

La laurea in Fisica, seguendo un percorso di studi non proprio dei più facili, l’ha già messa in tasca. Adesso Annalisa Scarrone sta “studiando” per quella di cantante e, osservando i brillanti risultati ottenuti, si può già dire che ha raggiunto la promozione a pieni voti. A certificare l’ottimo risultato, ci sono i numeri, l’alto livello di gradimento per le sue canzoni e la strada fin qui percorsa, ricca di soddisfazioni.
 

Per Annalisa, la svolta è avvenuta nel 2010, quando partecipa alla decima edizione di “Amici”. Prima dell’iscrizione al talent, la giovane artista aveva frequentato i generi più diversi e collezionato tanti concerti e provini andati a vuoto, nel tentativo di ritagliarsi una possibilità per dimostrare le proprie qualità nel Paese della musica.

 
Questa possibilità gliela offre “Amici” e Annalisa non la spreca. Si piazza al secondo posto nel talent, ma svetta nelle classifiche con il suo debutto annalisadiscografico, Nali, che si guadagna il disco di platino per le vendite e primeggia nel download su iTunes.
 
Inizia così per Annalisa un periodo frenetico fatto di concerti, interviste, apparizioni in radio e tv e l’invito da parte di Claudio Baglioni a partecipare al suo Festival O’Scià che tiene ogni anno a Lampedusa.
 
Nemmeno il tempo di tirare il fiato e per Annalisa giunge il momento di pensare al secondo cd, un passaggio importante per confermare le sue qualità dopo il felice esordio di Nali. E lei, con il nuovo Mentre tutto cambia, non sbaglia la mossa, confezionando un lavoro che, seguendo la scia pop del precedente, segna però una bella crescita, sia a livello vocale sia musicale. Un significativo passo in avanti, che fa di Annalisa un’interprete raffinata, profonda, duttile, e la trasforma da “promessa” a “certezza”. Ecco cosa ha raccontato al microfono di Mondo Erre.

 

L’intervista

Con Nali hai ottenuto grossi risultati di vendita e ricevuto buoni apprezzamenti. In quale modo hanno pesato nel realizzare il nuovo cd?

Abbastanza. Non nascondo che c’era l’ovvio desiderio di riconfermarsi ma soprattutto di non deludere le attese. Per questo ho lavorato tanto sulle nuove canzoni, con l’obiettivo, però, di compiere un passo avanti rispetto al passato, di dimostrare la mia crescita senza dimenticare quanto fatto con il precedente album. Non mi piace svoltare musicalmente in modo radicale, preferisco seguire un percorso omogeneo.

 

Fin dal titolo, uno dei temi portanti del cd è il “cambiamento”. In questi due intensi anni, cosa è cambiato nella tua vita?

Tante cose. Mi sono trasferita in un’altra città, ho incontrato persone diverse e già questa è stata una piccola rivoluzione; aggiungi il fatto che ogni giorno affronto continuamente situazioni nuove che mi mettono anche sotto pressione, come durante la realizzazione del disco, ed è chiaro che tutto incide sulla mia vita.

 

Come definiresti il cd?

È un viaggio legato al tema dell’amore dove, però, l’amore non è visto solo dal punto di vista sentimentale ma tocca altre sfere che spero s’intuiscano. Si passa tanto tempo a inseguire qualche cosa senza raggiungerla mai, e per me questo è il bello, la continua rincorsa che alimenta la vita. È come togliere la libertà a un sogno.

 

annalisaQuanto è importante sognare?

È fondamentale. Sono sempre stata una sognatrice, una che “abita” in un suo mondo, e forse per questo faccio la cantante, dove riesco a esprimere meglio i miei stati d’animo. In fondo, mi sento ancora un po’ una bambina, come Peter Pan: la musica è la mia Isola che non c’è.

 

Musicalmente il cd sembra seguire due linee: melodie pop per le ballad, atmosfere un po’ vintage per gli altri brani.

Sono le due anime in cui mi riconosco, il mio modo di essere in questo album. Ho fatto però molta attenzione che il cd avesse un suo volto preciso, pur nelle differenze dei brani. Non a caso, c’è un lavoro importante, meticoloso, nella ricerca dei suoni.

 

Sei un’interprete. Come riesci a “fare tuo” un brano scritto da altri?

In buona parte le canzoni del cd sono nate dal confronto con gli autori, quindi composte apposta per me. Non mi sono mai buttata a cantare pezzi che non riflettessero esperienze vissute da me, che non sentissi “mie”.

 

Durante la tua carriera, hai cantato ogni genere, dal soul al rock. Perché ti sei orientata verso il pop?

È lo stile che meglio di altri mi ha permesso di esprimere i miei stati d’animo, di mettere me stessa in quello che canto. Poi penso che ci sia un po’ la somma di ciò che ho fatto in passato nella mia musica.

 

Tra una parte di addetti ai lavori e di pubblico c’è il pregiudizio che chi arriva da un talent abbia scarse qualità. Sai spiegarne il motivo?

Provo sempre del dispiacere quando ascolto queste considerazioni e bisognerebbe perlomeno sperimentare un talent prima di parlarne. In ogni caso, la maggior parte dei concorrenti arriva da una lunga gavetta e il programma è solo un’occasione in più per provare ad avere una chance nella musica. Io, prima di arrivare ad “Amici”, ho fatto di tutto: concorsi, concerti con band, provini, serate, ma è difficile farsi notare. È poi importante muoversi e crescere in un ambiente ricettivo: suonare a Milano è diverso che farlo a Savona, dove sono nata e c’è poco o nulla.

 

Sei laureata in Fisica. Come sei riuscita a conciliare lo studio con la passione per la musica?

Sono una persona che “funziona” a compartimenti stagni. Quando studiavo, mi dedicavo solo a quello: da lunedì a venerdì frequentavo l’Università, poi il fine settimana suonavo.

 

Un consiglio a chi vuole seguire le tue tracce?

Tanta volontà, un pizzico di fortuna, molta preparazione. Se non sei preparato, duri poco: magari fai subito il botto, ma poi sparisci. È quindi importante studiare e avere la volontà di guadagnarsele le cose, non è che ti arrivino dal cielo. 
 
© Claudio Facchetti-Mondo Erre
 
 
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©AGOSTINO LONGO
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