Anche se la primavera sembra aver mandato definitivamente in pensione l’inverno e le giornate di sole accendono la voglia di gelati e di gite al mare e in montagna con gli amici, gli addetti alle previsioni del tempo sono pronti a scommettere che - tra aprile e maggio - i cinema italiani saranno avvolti da un soffice manto di neve. In quei giorni - infatti - approderà nelle sale cinematografiche della penisola il lungometraggio a cartoni animati L’era glaciale 2, scoppiettante sequel del campione d’incassi del 2002, diretto dal regista Carlos Saldanha.
Mammuth in cerca d’amore
Sono trascorsi quattro anni da quando il mammuth Manfred, il bradipo Syd, la tigre Diego e il topo-scoiattolo Scrat si sono incontrati e hanno deciso di vivere insieme. Scampati al freddo polare e al rischio di trasformarsi in un rigido quartetto di surgelati, gli inossidabili amici si sono stabiliti in un villaggio-vacanze e trascorrono il tempo oziando al sole fra trampolini, onde e castelli di sabbia.
Nonostante viva in un luogo incantevole, immerso in un’atmosfera di quiete e di relax, Manfred da qualche tempo sembra triste e pensieroso: il suo cuore è in subbuglio perché desidererebbe incontrare la mammuth dei propri sogni e formare una famiglia. Sa che è un desiderio difficile da realizzare, dal momento che i mammuth sono animali in via di estinzione e - di tanto in tanto - lo assale l’angoscia di essere l’ultimo esemplare rimasto sulla Terra.
Syd, Diego e Scrat tentano in tutti i modi di risollevare l’umore di Manfred e quasi non credono ai propri occhi quando si imbattono in Ellie, una giovane mammuth allegra e un po’ svanita che sembra piovuta dal cielo per diventare la moglie di Manfred.
Senza perdere un solo istante, Manfred getta la depressione alle ortiche e comincia a corteggiare la dolce Ellie. Far breccia nel suo cuore - però - si rivela più difficile del previsto, soprattutto a causa di Crash ed Eddie, una coppia di opossum invadenti, rumorosi e giocherelloni che Ellie considera come fratelli e dai quali non si separa mai.
Intanto, l’alta temperatura del sole provoca il graduale scioglimento dei ghiacci e il rischio di venire sommersi da una gigantesca inondazione aumenta di giorno in giorno. Manfred e i suoi amici - ancora una volta - uniscono le forze per far fronte a una possibile catastrofe e salvare la Terra dal disastro.
Quattro amici speciali
Realizzare la seconda puntata de L’era glaciale si è rivelata un’impresa più difficile e faticosa rispetto alla prima. “Quattro anni fa - spiega il regista Carlos Saldanha - eravamo un gruppo compatto ed entusiasta di amici che sognavano di realizzare un disegno animato. Non immaginavamo che la pellicola avrebbe ottenuto un successo così grande in tutto il mondo. Oggi siamo meno incoscienti di allora: abbiamo curato ogni minimo dettaglio per non deludere i fan di Manfred, Syd, Diego e Scrat, mantenuto tutti gli “ingredienti” che il pubblico ha apprezzato nel primo episodio e pigiato maggiormente l’acceleratore sul mix umorismo, azione ed effetti speciali”.
Agli sceneggiatori è stato raccomandato di rispettare i tic e le caratteristiche dei personaggi senza rinunciare a sviluppare i loro caratteri. “Abbiamo voluto regalare al pubblico l’opportunità di scoprire nuove sfaccettature dei protagonisti - continua Saldanha - . Manfred, che nel primo episodio rimane orfano, nutre il desiderio di una nuova famiglia; Syd, che quando parla non viene preso in considerazione da nessuno, trova il modo di farsi rispettare; Diego, che sembra non temere nulla, scopre il terrore dell’acqua. L’unico a rimanere uguale a se stesso è l’impareggiabile Scrat, al perenne inseguimento di una ghianda inafferrabile”.
Per rendere le riprese più realistiche e avvincenti sono stati creati modellini tridimensionali di ogni personaggio, scannerizzati al computer e animati da sessanta specialisti di bit e pixel: ben trentacinque in più rispetto a L’era glaciale. “Anche i paesaggi - sottolinea Saldanha - risultano più vari e interessanti: le immense e un po’ monotone distese di ghiaccio che facevano da sfondo al primo film si alternano qui ad alberi, prati e montagne illuminate attraverso il Ray Tracing, un software rivoluzionario capace di riprodurre alla perfezione le infinite sfumature della luce”.
Pur con i dovuti scongiuri, Carlos Saldanha si candida a dirigere un eventuale L’era glaciale 3. “Sono convinto che il pubblico non potrà fare a meno di apprezzare le avventure di Manfred, Syd, Diego e Scrat - conclude - perché si basano sui valori cardine dell’amicizia, della condivisione e dell’aiuto reciproco. Anche se appartengono a razze diverse, hanno imparato a conoscersi, a rispettarsi e a combattere insieme per salvare il mondo dalla catastrofe”.
CARLO TAGLIANI
