Non servono pozioni magiche né pronostici di astrologi per prevedere che il 2007, per Asterix e Obelix, sarà un’annata eccezionale. Gli inossidabili amici - terrore delle legioni romane accampate in Gallia e instancabili divoratori di polpette e di cinghiali arrosto - stanno per sferrare un doppio assalto alle sale cinematografiche di tutto il mondo. In Francia sono da poco terminate le riprese della pellicola Asterix alle Olimpiadi, che approderà sugli schermi il prossimo autunno, alla vigilia dei Giochi olimpici di Pechino 2008. E - soprattutto - esce in questi giorni il cartone animato Asterix e i Vichinghi, diretto dai registi danesi Stefan Fjeldmark e Jesper Møller.
Il ciclone Goudurix
Un minuscolo villaggio della Gallia, una mattina come tante. Mentre gli abitanti si risvegliano pigramente, preparandosi ad affrontare le gioie e le fatiche di un nuovo giorno, Pneumatix - “scortato” da Asterix, Obelix e il cagnolino Idefix - bussa alla porta della capanna di Abraracourcix, il capovillaggio, per consegnargli la posta.
Abraracourcix - seduto sul trono - legge e rilegge con attenzione la lapide di marmo portatagli da Pneumatix. Poi, alzando lentamente lo sguardo, proclama con voce grave: “Mio fratello Oceanix è preoccupato perché la vita di città sta rammollendo Goudurix, suo figlio e mio amato nipote: pare non faccia altro che acquistare vestiti alla moda, ballare e organizzare feste con gli amici. Per farlo rinsavire, Oceanix ha deciso di fargli trascorrere un po’ di tempo nel nostro villaggio”.
“Non preoccuparti, capo - lo rassicurano Asterix e Obelix in coro - vigileremo su Goudurix giorno e notte: gli insegneremo a diventare un guerriero e a cacciare i cinghiali a suon di pu...”.
Le parole dei due amici vengono bruscamente interrotte da un rombo assordante: un bolide rosso, trainato da quattro cavalli bianchi, attraversa il villaggio alla velocità di un tornado e si arresta a pochi millimetri dall’uscio della capanna di Abraracourcix con un mirabolante testacoda. “Buongiorno, zietto!”, esclama Goudurix, scendendo dal “fuoristrada” tra lo sbigottimento generale. “Benvenuto tra noi”, risponde Abraracourcix, abbracciandolo.
Mentre gli abitanti del villaggio fanno conoscenza con Goudurix e con la sua passione per i giubbotti e la musica rap, il capo dei Normanni Olaf Grandibaf solca l’Atlantico alla guida di un esercito di marinai e di guerrieri invincibili per conquistare la Gallia e sperimentare la paura, sentimento ignoto alle popolazioni del Nord.
Quando la nave normanna approda sulle rive della Gallia, Grandibaf cattura il primo ostaggio. E non si tratta di un ostaggio qualunque, ma del povero Goudurix, “sorpreso” dal nemico mentre è impegnato a rilassarsi e a prendere la tintarella sulla spiaggia.
Asterix e Obelix, appena si accorgono della scomparsa di Goudurix, si mettono immediatamente sulle sue tracce. Intanto, il druido Panoramix prepara scorte di pozione magica, indispensabile quando si tratta di “discutere” con i nemici a suon di schiaffi e pugni.
La carica dei 400
Realizzare gli oltre 100.000 disegni che compongono Asterix e i Vichinghi e dar loro vita e movimento ha impegnato per quattro anni un esercito di circa 400 disegnatori e grafici della A-Film, il più grande e importante studio di animazione scandinavo.
La pellicola - costata 22 milioni di euro - è ispirata in gran parte al volume Asterix e i Normanni, “partorito” quarant’anni fa dalla fantasia inesauribile di René Goscinny e Albert Uderzo. “Anche se la tecnica dei disegni animati ha fatto passi da gigante grazie all’uso della tecnologia e del computer - spiega il regista Stefan Fjeldmark - abbiamo voluto rimanere fedeli al disegno e allo stile dei “papà” di Asterix e Obelix, semplice e ricco di ironia”.
Tra gli ingredienti più succulenti e intensi della pellicola, confida il coregista Jesper Møller, “spicca senza dubbio il temperamento di Goudurix, non molto diverso da quello di migliaia di giovani di tutto il mondo. Buono, generoso e sensibile, si vergogna di mostrarsi per ciò che è e si “maschera” dietro gli abiti alla moda e le maniere da “duro” di borgata”.
E tocca proprio agli irresistibili Asterix e Obelix la mission impossible di insegnare a Goudurix a volersi bene, ad accettare se stesso e a gettare nel fuoco le catene e le maschere che gli impediscono di essere libero e di mettere i propri talenti al servizio di chi gli vive accanto.
CARLO TAGLIANI
