Presa di mira
Volevo ringraziarti moltissimo per il consiglio che mi hai dato riguardo al compagno maleducato, ma la proposta di fare la mummia non funziona. Io non ascolto né lui né i suoi amici, ma continuano a rompermi. Perfino le mie compagne di scuola fanno battute su di me e i ragazzi attaccano e non finiscono più. Non mi dà tanto fastidio ciò che dicono, ma come mi trattano: non sono un oggetto!
La mia prof dice che se la prendono con me perché sono una delle ragazze più intelligenti della scuola e ne sono invidiosi. Vorrei tanto un altro consiglio... Sfogo la mia rabbia scrivendo racconti in cui dico ciò che penso in faccia ai "cattivi"e questo mi rilassa molto, ma non si avverano mai, anche perché non ho il coraggio di rispondere faccia a faccia. Baci.
Stufa ’93
Carissima “Stufa”,
non sempre ci “prendo” con i consigli e mi dispiace molto per te. Mi consola, però, la tua decisione di non mollare alla prima difficoltà. Proviamo, allora, a cambiare tattica. Invece di far finta di avere le “orecchie bucate”, proviamo a dribblare i compagni di classe e ad andare ...in trasferta, nelle altre sezioni scolastiche.
Troverai di sicuro qualcuno che condivide i tuoi gusti, interessi, idee, senza prenderti in giro, perché non avrebbe motivo di risentirsi della tua “troppa intelligenza”. I tuoi ex amici capiranno che il mondo è più grande e che tu vivi bene anche fuori del “fortino” del loro gruppo da cui ti lanciano velenose frecciatine.
Prima però di “salutarli” del tutto, perché non chiedi a una delle tue amiche il motivo per cui ti tratta da “oggetto”? Se avrà il coraggio di spiegartelo e di convincerti (ma ho i miei dubbi), bene. In caso contrario, non prendertela e vai per la tua nuova strada. E, spero, che questa volta abbia centrato il consiglio giusto...
Timido e senza ricarica
Iniziando la prima liceo, mi sono già presa una bella cotta per un ragazzo di terza. Con l'aiuto di una mia amica ho avuto anche il suo numero e per un po’ di tempo abbiamo messaggiato insieme. Ora non ci sentiamo più visto che lui ha finito i soldi...
Non capisco, però, se è interessato o no a me. Le amiche mi dicono che devo andarci a parlare ma io... sono molto timida! E come se non bastasse lui lo è ancora più di me! Cosa devo fare? So che la cosa più giusta sarebbe parlargli, ma io ho troppa paura e soprattutto non vorrei farmi una figuraccia davanti a lui e ai suoi amici. Pensa che siamo solo riusciti a salutarci! Un po’ poco non trovi?
Tarta ’92
Cara Tarta ’92,
è tramontato il tempo in cui i ragazzi facevano il primo passo e le ragazze rimanevano in ...stand-by, sperando in qualche bene augurante “segnale di fumo”. Se sei ancora cotta di questo liceista “spiantato”, fatti avanti tu. Di che cosa dovresti aver paura? Di dirgli che ti è simpatico, che lo trovi intelligente, o di ripetergli “dal vivo” ciò che gli scrivi con il telefonino? Ma se è timido peggio di te! E poi che cosa centrano gli amici? Hai bisogno di conquistare anche loro?
Non trovi, poi, deludente la storia del cellulare scarico? Non regge. O si è spaventato dopo i tuoi messaggi oppure non ha la minima intenzione di fare sul serio. In ogni caso, raffredda un po' il cuoricino e pensa un po' di più alla scuola, visto che la fine dell'anno è alle porte.
Vorrei diventare scrittrice
La tua rubrica è fantastica. Sono Simona, una raga di 15 anni e vado al Liceo scientifico. Nel numero di febbraio mi ha colpito la lettera di Deny, la tenacia con cui insegue il suo sogno nella musica. Anch’io sono come lei, ma con un problema diverso: ho iniziato a scrivere un libro. All’inizio era più una passione personale, poi le mie amiche mi hanno convinto a scriverlo per riuscire a pubblicarlo.
Con la lettera di Deny hai centrato quello che volevo chiederti, però volevo qualche consiglio su come scrivere (visto che ne sai parecchio), come si pubblica un libro e le eventuali precauzioni da prendere.
La trama racconta la vicenda di tre ragazze che sono la personificazione di tre parti di me (vulcanica, sensibile, ribelle), visto che lo stesso libro si basa sulle mie avventure. Come trovi questa idea?
Simo ’92
Cara raga,
o, meglio, cara prossima “collega”. Se continui con questa grinta, sono sicura che realizzerai il tuo sogno. Ti premetto, per onestà, che scrivere di professione può essere piacevole e appagante. Ma in certi momenti, quando l'ispirazione non viene, è – direbbe una maestra di giornalismo, Oriana Fallaci – “come succhiare un chiodo arrugginito”.
Se ci sei ancora, dopo questa premessa poco entusiasmante, passo a qualche consiglio. Per imparare a scrivere devi leggere molto: ti serve per arricchire il tuo vocabolario e il modo di costruire una sequenza o un capitolo. Ogni volta che incontri una parola nuova o una frase che ti piace, trascrivile su un quadernetto. Ti torneranno utili.
All’inizio scrivi di tutto e di più. Poi cerca di specializzarti in un genere che ti è particolarmente connaturale: avventuroso, giallo, rosa, horror... E siamo al terzo suggerimento: fai leggere i tuoi racconti a persone diverse: un'amica, un prof, i tuoi genitori, chiedendo loro di essere “spietati” e sinceri nel giudicare i tuoi “capolavori”, pronta a riscrivere i pezzi incriminati. Per “specializzarti”, infine, potresti iscriverti a una delle scuole che organizzano – a prezzi piuttosto alti – corsi per giovani scrittori.
Quanto a pubblicare poi un libro, occhi bene aperti. Le grandi editrici vanno con i piedi di piombo prima di accettare una nuova “firma”. Troverai altre, invece, pronte ad accettare di lanciarti sul mercato a patto che sia tu a pagarti le spese delle copie da stampare. In questo caso, lascia perdere. Meglio amici che ti leggano gratis che pochi pagati di tasca tua...
Qualcosa di più
Ho 12 anni e sono follemente innamorata di un ragazzo più piccolo di me. Vorrei mettermi insieme a lui, ma credo di non piacergli perché sono un po’ cicciotta. Come posso fare? Per ora siamo solo amici ma vorrei essere qualcosa di più per lui.
Anonima
Cara “anonima”,
hai azzeccato in pieno una frase tipica di certi telefilm: “Vorrei essere qualcosa di più che una semplice amica”. A pronunciarla, però, sono signorine di qualche anno più grandi di te. Una dodicenne ha davanti a sé una strada altrettanto bella come un innamoramento che si chiama “amicizia”. Se la percorri insieme ai compagni di scuola o di gruppo, ti alleni all'incontro con il futuro principe azzurro e avrai tempo per perdere qualche chiletto di troppo.
A proposito di “ciccia”, prima ancora dell'aspetto estetico, dovresti pensare alla salute. Se non rientri nel peso forma, rischi di portarti appresso una “zavorra” che potrebbe appesantire il tuo “personale” e non tanto l'intesa con un ragazzo. A fare la differenza, con le magre, sarà la simpatia, il tuo carattere e la tua personalità che valgono molto di più della semplice “carrozzeria” esterna.
Bio di Jeremy
Ho 12 anni e posso affermare di essere la fan n. 1 di Jeremy Sumpter, colui che nel 2004 ha fatto il film Peter Pan. Ti prego di soddisfare alcune mie curiosità: abita in California? Ha una e-mail? O un sito di un suo fan club? È single?
10.000 grazie in anticipo!
Pinka Kiss ’94
Cara Pinka,
ecco qualche notizia sul tuo attore preferito. Jeremy Robert Myron Sumpter è nato a Monterey, nel Nord della California, il 5 febbraio 1989. È cresciuto però in una piccola città del Kentucky dove la sua famiglia si è trasferita quando lui era ancora un bambino. Talento precoce, Jeremy inizia a recitare da ragazzino, comparendo in serial tv e film. La sua grande occasione gli viene offerta nel 2004 con Peter Pan, pellicola di successo in cui è il protagonista principale. Lo rivedremo presto nel film An american crime, un giallo basato su una storia vera.
Jeremy vive in California e non ha una sua mail, però puoi scrivere a questo indirizzo richiedendo una sua foto con autografo: Jeremy Sumpter, P.O. Box 1549, Studio City, CA 91614. Nella lettera, accludere francobollo per la risposta. Non pare abbia la fidanzata, né un fan club organizzato.
