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4. LE MULTINAZIONALI

CHE COSA SONO

Le multinazionali (in inglese holdings) sono delle imprese di produzione con:

un enorme giro d’affari (il loro fatturato supera sovente quelli degli Stamultinazionaliti che le ospitano);

 processi produttivi, commerciali e finanziari presenti in uno Stato e dislocati in più nazioni, soprattutto nel Sud del mondo. In questi Paesi trovano enormi vantaggi economici (materie, terreni e mano d’opera a basso costo, esenzioni fiscali e acquisto di terreni ed energia a condizioni di favore…).

Le multinazionali sono state “inventate” negli USA (anni ’50) per contrastare l’espansione sovietica con una presenza americana in Europa.

LA CLASSIFICA

ATTUALMENTE LE MULTINAZIONALI:

Sono 40 mila e controllano i due terzi del traffico commerciale mondiale. Dietro il nome di una comune acqua minerale o di una marca di caffè si nascondono i grandi nomi (Nestlé, Unilever, Philip Morris…).

Le prime 100 multinazionali sono concentrate:

26 negli USA, 17 in Giappone, 12 in Francia e Germania, 10 nel Regno Unito, 5 in Olanda, 4 in Italia, Svezia, Svizzera, 3 in Australia e Canada, 1 in Finlandia, Spagna e Venezuela.

Tra le prime 200 multinazionali al mondo ci sono le italiane FIAT, ENI, ASSICURAZIONI GENERALI, TELECOM.

TANTE MULTINAZIONALI

A.  I PRINCIPALI SETTORI COMMERCIALI

sotto il controllo delle multinazionali riguardano:

l’informatica/telecomunicazione: è il più grande business degli anni 2000. L’informazione che ha collegato il mondo come un immenso villaggio globale, è controllato da società che possiedono i Mass Media e “pilotano” anche le notizie.

le medicine: alcune case farmaceutiche detengono il monopolio dei farmaci.

gli armamenti: la caduta dei regimi comunisti e le guerre in corso hanno potenziato la circolazione di armi. Le aziende coinvolte si presentano come qualsiasi S.p.A. e offrono servizi dietro pagamento (computer, laser, soldati…). La società anglo-sudafricana Executives Outcomes, ufficialmente disciolta nel 1999, mette a disposizione 2.000 soldati (mercenari) dietro favoritismi e concessioni sospette.

gli alimenti: diverse industrie producono all’estero latte, frutta, verdura, caffè… per poi rivenderli maggiorati nel prezzo. Sotto accusa i metodi con cui vengono allevati gli animali, l’uso di pesticidi e di organismi geneticamente lattinamodificati).

il tabacco: è uno dei problemi più “inquisiti”. Le ditte produttrici, le “sei streghe”, sono potentissime lobby, costrette a pagare somme astronomiche per i danni provocati dal fume attivo e passivo.

le banche: le prime 10 fatturano quanto un terzo del PIL del mondo intero. Inoltre sono coinvolte nell’esportazione delle armi.

traffici illegali: il denaro “sporco” “rende” in proporzione molto più del commercio legale in mano alla criminalità e alle mafie: (droghe, rifiuti tossici, turismo sessuale, appalti, criminalità…).

prodotti vari: alcune holdings occidentali hanno il monopolio dei prodotti a largo consumo: computer, bevande, benzine… Molti di questi prodotti inquinano i Paesi che li fabbricano.

B.  PROBLEMI E LIMITI

Il popolo degli anti-multinazionali ha preso di mira McDonald’s, Nestlé, Nike, Philip Morris… Ne svelano i traffici poco chiari e i disastri ecologici ed etnici compiuti con il benestare dei governi locali.

La presenza di una grande azienda, dovrebbe garantire lo sviluppo economico e sociale al Paese ospitante. In concreto non è sempre così. Lo documentano i casi di sfruttamento selvaggio dell’ambiente, l’abbattimento “guidato” dei prezzi delle materie prime.

Inoltre, il ricavato della vendita di un determinato prodotto (benzina ad es.) finisce per finanziare dittature spietate; il 60% dell’eroina foraggia le proprie spese militari e distrugge le ultime riserve del pregiato legno tek. (fonte: “Extra terrestre, nuova scienza nuova coscienza”, 10 marzo 2000).hot dog

ALCUNI CASI

Negli anni ’70, in alcuni Paesi dell’America Latina si sono affermate le cosiddette dittature delle banane, sotto il governo dei militari. In Salvador, Honduras, Guatemala, il potere locale terrorizzava la popolazione e distruggeva l’ambiente per tutelare gli interessi delle compagnie americane.

La anglo-olandese, uno dei più rilevanti gruppi petroliferi del mondo, possiede pozzi di petrolio in Nigeria che hanno inquinato i fiumi e portato malattie ai pescatori. Le rivolte della popolazione sono state soffocate nel sangue dal governo.

La notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984 è esplosa la fabbrica americana di pesticidi a Bhopal (India) e ha disperso nell’aria gas tossici che hanno ucciso da 16 a 30 mila persone e ferite altre 500 mila (cf. Dominique Lapiere e Javier Moro, Mezzanotte e cinque a Bhopal, Mondadori).

Strani “matrimoni” in corso: la Ciba-geigy, dei farmaci, si è unita con la Sandoz, la più grande azienda di pesticidi del mondo.

C.  IN CONTROTENDENZA

Alcune campagna contro le multinazionali hanno fruttato bene:

la Chiquita, accusata di sfruttamento delle popolazioni del Centroamerica, nel settembre 2001 ha stilato un documento per la tutela del salario e della vita dei lavoratori delle aziende e dell’ambiente;

la Del Monte ha licenziato il direttore delle piantagioni in Kenya e si è impegnata a regolarizzare le assunzioni, a innalzare i salari, a salvaguardare la salute dei dipendenti;

la Nike ha portato da 14 a 18 anni l’età minima dei fabbricanti di scarpe e a 16 quella degli addetti all’abbigliamento.

PER CAPIRE MEGLIO

CITAZIONI

“Credi che siano i governi a governare il controllo del mondo? Adesso si canta “Dio salvi le multinazionali”, lo sai?” (Da: John Le Carrè, Il giardiniere tenace, Mondadori).

“Le imprese multinazionali […] possono applicare strategie autonome in gran parte indipendenti dai poteri politici nazionali, e perciò senza controllo, dal punto di vista del bene comune. Estendendo la loro attività questi organismi privati possono condurre una nuova forma abusiva di dominio economico, sul piano sociale, culturale e anche politico”. (Papa Paolo VI, enciclica Octogesima adveniens).

I FILM

Banana Joe, con Bud Spencer. Dietro alla facili battute viene analizzata la difficile situazione degli indios, minacciati da una grande compagnia bananiera che vuole impossessarsi del loro territorio per impiantarvi delle piantagioni.

Insider. Dietro la verità di Michael Mann, con Al Pacino, Russel Crowe. La trama: Negli anni ’90 un ricercato dell’industra del tabacco scopre che la ditta per cui lavora aggiunge nelle sigarette un prodotto cancerogeno che provoca assuefazione. Rivela questo segreto in un’intervista alla televisione Cbs. In seguito alla sua denuncia, le multinazionali sono costrette a rifondere i danni per oltre 200 miliardi di dollari ai consumatori.

IL LIBRO

Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Geografia del supermercato mondiale, Emi, Bologna.

LAVORO DI GRUPPO

Leggete le etichette di alcuni prodotti di largo consumo e individuate l’eventuale multinazionale che li vende. Individuate gli ingredienti (cacao, caffè, latter…) e ripercorrete il viaggio da essi compiuto dal Paese produttore alla nostra tavola.

Visitate il sito di una multinazionale (es. www.nestlé.com; www.nike.com) Analizzate i messaggi e confrontateli con la situazione dei Paesi che li ospitano.

Videoregistrate la pubblicità di alcune multinazionali. Come vengono abilmente camuffati gli eventi problemi di inquinamento, sfruttamento o commercio illegale?

Ascolta due brani di  Jovanotti, La vita vale e Il quinto mondo (titolo del CD). Che pensate della sua “lettera” della situazione?

FORUM

Molti prodotti alimentari italiani sono assorbiti da grandi gruppi internazionali: ne sai elencare qualcuno?

Conosci i nomi delle multinazionali che sono sotto accusa per sfruttamento della manodopera dei Paesi poveri, per disastri ecologici e traffici poco chiari? Compreresti i loro prodotti?

È possibile, a livello personale, boicottare lo strapotere di alcune multinazionali in campo alimentare? In che modo?

© Mondo Erre - Valerio Bocci

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