Ecco i veri campioni. Arrivano, nemmeno a dirlo, dal mondo animale e sono in grado di battere sensazionali record umani. Così, se avessero partecipato alle Olimpiadi di Londra, poco meno di un anno fa, avrebbero conquistato senza grandi fatiche il podio più alto.
In occasione delle gare inglesi, uomini e animali sono stati messi a confronto in una gara “virtuale” da un gruppo di studiosi, che hanno poi pubblicato la ricerca sulle eccezionali doti di diversi esemplari. Che non lasciano scampo all’uomo.
Basta osservare i risultati.
Usain Bolt, l’uomo più veloce del mondo tanto da meritarsi il titolo di “fulmine”, ha percorso
100 metri in 9,58 secondi. Eppure, farebbe fatica a battere un dondolante
dromedario che, anche se poco allenato, copre la stessa distanza in 9,80 secondi. Riesce infatti a superare i
35 chilometri orari.
Per non parlare del ghepardo, che “vola” letteralmente i 100 metri in 5,80 secondi: quasi la metà del tempo impiegata dal campione giamaicano. Non per niente è il mammifero più veloce del mondo: può raggiungere i 120 chilometri l’ora, mentre con brevi spinte arriva a percorrere tranquillamente fino a 500 metri. Oltre ad essere capace di accelerare da zero a oltre 100 chilometri all’ora in soli 3 secondi.
Il record umano: 37,6 km l’ora
Comunque, per l’uomo “fulmine” non ci sarebbe gara neanche con l’antilocapra americana, capace di fare gli 89 chilometri orari, o con lo struzzo nord africano che, grazie alle sue lunghe zampe, arriva a 64 chilometri sempre nello stesso tempo. Gli esseri umani possono correre al massimo per 37,6 chilometriin 60 minuti. Un bel distacco da quello che possono permettersi alcuni animali.
Ancora qualche esempio. L’atleta Michael Johnson è riuscito ad aggiudicarsi i 400 metri in 43,18 secondi: un levriero, che vanta i 69 chilometri orari, esattamente come il coyote, conquista con tutta scioltezza il traguardo in poco più di 21 secondi, mentre Michael sarebbe ancora a metà strada, intorno ai 200 metri. Ma c’è di più: un cavallo da corsa avrebbe già l’oro al collo, potendo fare il giro di pista in 19 secondi netti. Arrivando a toccare gli 88 chilometri orari.
Patrick Makau, record mondiale nella maratona, con 2 ore e 3 minuti, sulla lunga distanza lascerebbe il posto al
cammello, capace di mantenere un’andatura di
16 chilometri all’ora per 18 ore. Infatti, anche se l’uomo è molto
adattato alle corse su notevoli distanze, grazie alle sue lunghe gambe, alle dita dei piedi corte e ai piedi arcuati, troverebbe difficile battere pure un
husky siberiano, che ha fissato un primato nel 2011, correndo per 8 giorni, 19 ore e 47 minuti:
183 chilometrial giorno.
Risultati di tutto rispetto li raggiunge anche il licaone, detto anche cane cacciatore del Capo, abitante di gran parte dell’Africa che, in un’ora, si sposta di oltre 70 chilometri; e il wapiti, il cervo nordamericano, grosso e pesante quasi 600 chili che, nonostante un paio di corna di oltre 20 chili sulla testa, ottiene circa gli stessi risultati.
Non scherza in velocità nemmeno il leone, circa 80 chilometri all’ora. Fa meglio l’antilocapra, uno degli animali più scattanti che popolano l’America del Nord. Può correre fino a quasi 90 chilometri all’ora e, resistendo alla fatica, é in grado di attraversare lunghe distanze.
Salti e pesi
Se nel salto in alto si è distinto il campione cubano Javier Sotomayor, che ha superato l’asticella posta a 2 metri e 40, un canguro rosso fa decisamente di più: salta 3 metri e 10 centimetri in qualsiasi condizione. Per non parlare del salto in lungo, dove il record di Mike Powell, 8 metri e 90, è battuto sempre dallo stesso animale, che di metri ne salta addirittura quasi tredici.
Le cose non stanno diversamente nel sollevamento pesi. L’uomo più forte del pianeta, l’iraniano Hossein Reza Zadeh, è capace di sollevare 263 chili, ma un
elefante africano, con la sola proboscide, ne solleva 300 e può portarne fino ad 820.
Infatti questo esemplare, il più grande animale terrestre, è davvero potente: può pesare fino a 6.350 chili e trasportarne anche 9.000, ovvero il peso di circa 130 uomini adulti. E se un orso grizzly riesce a tirar su 455 chili, il gorilla ne sopporta anche 900. Praticamente una vettura di piccole dimensioni.
Campioni a confronto
Spesso gli atleti hanno provato a competere direttamente con gli animali. Senza grandi soddisfazioni. Come la star sudafricana del rugby, Brian Habana, protagonista dei Mondiali 2007, che ha voluto sfidare un ghepardo sulla distanza dei 100 metri: gara persa, nonostante l’atleta fosse partito con 30 metri di vantaggio.
In realtà, per il campione sudafricano, la corsa era stata un modo per sensibilizzare il pubblico sul pericolo di estinzione di questi felini. Tanto che aveva sfidato un cucciolo rimasto orfano per colpa dei contrabbandieri.
Il nuotatore Filippo Magnini si è messo alla prova nei 100 stile libero con un delfino. Anche in questo caso, vittoria scontata. Del delfino. Il velocista americano Shawn Crawford, oro nei 200 metri ad Atene 2004, un anno prima era riuscito a battere una giraffa, di solito più veloce dell’uomo. Solo che, in quell’occasione, l’animale era stato distratto e aveva perso tempo. Niente da fare invece con la gara contro la zebra. Che invece distratta non era.
©Mondo Erre - Gianna Boetti