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1. L'AMBIENTAZIONE

La sede è il biglietto da visita dal gruppo. Perciò rimboccatevi le maniche e trasformate la “discarica” nel luogo più “in” del quartiere, del centro giovanile, dell'oratorio, della città...


LE PARETI

Il colore
Non ci vuole molto per capire che il beige scuro non stimola la fantasia di ritrovarsi.ciotola colore Certo, colori troppo vivaci (rosso e giallo limone) possono stancare, per cui sono preferibili i colori pastello (celestino, verde acquamarina). Oltre a riflettere meglio la luce, rasserenano gli animi e tengono svegli.

I murales
E’ il massimo per i ragazzi tosti come voi! Come? Costa troppo per le tinte? Potete ovviare a questo problema collocando sulle pareti dei pannelli di compensato. Per dipingere saranno sufficienti le tempere.

I pannelli si possono scartavetrare e utilizzare dall’altra facciata. Perché un murales non sia già vecchio dopo un mese, basta puntare su disegni simbolici: quindi alla solita caricatura degli appartenenti al gruppo, forse è preferibile un fantastico zaino da cui escono vari oggetti.

Dopo tre o quattro incontri, fate una riunione sul tema: “Cos’è il gruppo per me?”. Ogni ragazzo scelga un oggetto che rappresenti la sua idea di gruppo. Oggetti che usciranno dallo zaino fantastico di cui si parlava prima. L’animatore più “grafico” vi aiuterà ad armonizzarlo con gli altri. Prendete poi spunto da fumetti, libri di disegni, clip art da computer (e anche dal nostro CD ROM, con i mitici disegni di Mondo Erre) da ingrandire e trasferire sul muro, in modo che risulti più facile colorare e dare vita al vostro identikit di gruppo.

I cartelloni
Sono utili per personalizzare l’ambiente con i capolavori realizzati nelle vostre attività. Appendete soltanto quelli più colorati, legati a momenti importanti e sostituiteli sovente: chi entra nella vostra sede deve capire che siete ragazzi fantasiosi.

La bacheca
E’ l’agenda per gli smemorati cronici. Serve per segnalare avvisi importanti, inviti, appendere lettere o cartoline, ritagli di giornale interessanti, preghiere e riflessioni.

mappaLe foto
Come “quali foto?” Le vostre. Eccole lì, tutte insieme in un angolino: sono quelle più buffe ed entusiasmanti delle vostre attività. Chi le guarderà non potrà che chiedere di unirsi a voi! Altrettanto simpatico potrebbe essere far portare a ciascun componente una foto di quando era bambino per comporne un quadro di sicuro successo dal titolo: “Da grande andrò al gruppo..

Memo dei compleanni
Un gruppo non può scordarsi del “giorno magico” dei suoi componenti. Spesso un gruppo funziona meglio anche per cose solo apparentemente di così poco conto.

Un po’ di posto per l'Amico
Non può mancare la foto dell’amico più “tosto”del nostro gruppo. Purtroppo spesso. È proprio lui, Gesù, il grande trascurato nelle nostre sale, che non si distinguono molto dalle aule di una scuola qualsiasi. Quindi al lavoro. Potete cercare dei poster, oppure creare uno sfondo al crocifisso con simboli o scritte, o addirittura, pensare a una mensolina per appoggiare una Bibbia aperta durante le riunioni.

N.B. E se condividete la sede con altri gruppi? Una soluzione potrebbe essere quella di lasciare una parete a ciascuno (che non fa male a nessuno) e un impegno comune a creare tutti insieme “l’angolo di Gesù”.

© Luigi Cotichella e Giuliana Gandiglio - Mondo Erre


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Nilus
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©AGOSTINO LONGO
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