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5. L'ANALFABETISMO

CHE COS’È

È un grave deficit intellettuale nella vita di una persona e riguarda il diritto di accesso all’istruzione e alla cultura. In pratica vuole dire non saper leggere, né scrivere, o tutte e due le cose insieme.analfabetismo

L’analfabetismo colpisce 990 milioni di persone (il 22% della popolazione mondiale), di cui il 64% sono donne. La maggioranza degli analfabeti vive nel Sud del mondo dove non è facile frequentare una scuola o si è costretti a lavorare per sopravvivere.

DIVERSI LIVELLI

Oggi il concetto di analfabetismo si applica anzitutto a coloro che non sanno leggere o scrivere, ma anche a quanti possiedono un basso livello d’istruzione.

Si parla, dunque, di

incompetenza culturale, tipica di chi non va oltre il saper leggere e scrivere;

analfabetismo di ritorno: è il lento e inesorabile scadimento della capacità di scrivere o leggere per mancanza di esercizio delle nozioni ricevute a scuola.

Secondo il CENSIS (Centro Studi Investimenti Sociali) questa forma di analfabetismo riguarda il 32% degli italiani.

Il fenomeno si traduce in un danno

per le singole persone (non accedono ai mezzi di aggiornamento ed informazione).

per la società(c’è uno spreco delle risorse investite senza il contributo utile di questi soggetti);

analfabetismo “informatico”, dovuto al cattivo uso dei “nuovi media”. Nel giornale inglese “The Times”, filologi e glottologi hanno messo sotto accusa la posta elettronica, chat, forum, Sms, in quanto spingerebbero i giovani a una nuova forma di analfabetismo di ritorno. Anche gli insegnanti giudicano negativamente questo stile brevissimo di comunicare, perché appena il 54% degli studenti raggiunge un livello medio nelle composizioni scritte.

Meno vistoso, ma altrettanto subdolo è anche l’analfabetismo di chi non sa utilizzare le nuove tecnologie informatiche (scarsa conoscenza e diffusione di computer, internet…) con conseguenze negative sul piano produttivo e sociale.

L’Osservatorio Nazionale della Lettura Francese ha stilato una tabella di monitoraggio per valutare il grado di analfabetismo e di competenza culturale. Si articola in 5 livelli.

primo: totale incapacità di leggere e scrivere;

secondo: lettura di qualche singola parola;

terzo: lettura di qualche frase isolata e semplice;

quarto: si comprende qualcosa di ciò che si è letto;

quinto: si legge e si capisce un testo scritto.

IN ITALIA E NEL MONDO

A.  IN ITALIA:

OGGI:

gli analfabeti “puri” sono 2.080.000;

due terzi di analfabeti (1.400.000) hanno tra i 45 e i 65 anni;

in gran parte sono dislocati nel Sud e nelle isole;analfabetismo

un 60% di italiani, poi, sono “analfabeti funzionali”, cioè faticano a leggere, non sanno costruire una frase corretta, non comprendono il senso di un articolo e non arrivano alla fine della prima pagina di un romanzo.

IERI:

nel 1861, “l’alfabetismo coinvolgeva l’80% della popolazione. Il restante 20% comprendeva anche chi sapeva appena scrivere il proprio nome, evitando la croce” (Gian Luigi Beccaria);

da allora, la cultura scolastica si è diffusa nelle città e nelle campagne, per merito di maestre innamorate della professione;

grandi sacche di popolazione analfabeta sono sopravvissute fin dopo la seconda guerra mondiale;

con l’estensione della scuola dell’obbligo a 8 anni, elementari + medie (1964), è aumentato il livello di istruzione secondaria.

B.  IN EUROPA:

Fino al 1800 la frequenza scolastica, era poco diffusa. La rivoluzione industriale ha attivato l’esigenza di istruzione in quasi tutti i ceti sociali:

come passaggio da un’economia solamente agricola ad una più imprenditoriale,

come riscatto dalla marginalità sociale,

come processo di modernizzazione.

C.  NEL MONDO

Le nazioni industrialmente più avanzate dispongono di un alto livello di scolarizzazione (è il caso di USA e Nord Europa);

i Paesi in via di sviluppo, presentano ampie fasce di popolazione che non sanno leggere e scrivere. Sono anche economicamente i più poveri, secondo l’equazione: povertà = analfabetismo; analfabetismo = povertà;

130 milioni di bambini (77,5 milioni sono femmine) non vanno a scuola. Un terzo che inizia gli studi non li conclude per motivi economico-sociali.

il 70% di analfabeti vive in 9 Stati: Bangladesh, Brasile, Cina, Egitto, India, Indonesia, Messico, Nigeria, Pakistan;analfabetismo

fino al 1994 gli Stati che hanno speso meno per l’istruzione sono la Somalia (0,55 del Pil), lo Zaire (1%), Haiti (1,40%).

L’Unesco è attivamente impegnata a combattere l’analfabetismo in questi Paesi. Con buoni risultati: in America Latina, ad es., i ragazzi analfabeti sono scesi da 11,4 milioni (1990) a 4,8 milioni (1998)

PER CAPIRE MEGLIO

LA CITAZIONE

“L’uomo che è «è più» grazie anche a ciò che «ha» e a ciò che «possiede», deve saper possedere, vale a dire disporre e amministrare i mezzi che possiede, per il suo bene proprio e per il bene comune.Per questo fine l’istruzione è indispensabile”. (Giovanni Paolo II

IL FILM

Pensieri pericolosi di John N. Smith, con Michelle Pfeiffer. Perso il lavoro nel corpo dei Marines, una insegnante ottiene un posto in una classe liceale piuttosto difficile. Alla fine riesce a conquistarli. L’istruzione diventa un mezzo di crescita culturale e umana.

LA VIDEOCASSETTA

L' Africa a scuola, il saper che rende libero. È la storia di una famiglia che soffre perché analfabeta.

Alfabetizzazione, futuro di ogni sviluppo, divisa in 3 argomenti: lotta contro la fame, le malattie, le ingiustizie. Da richiedere a: OPAM – Via Pietro Cossa, 41 – 00193 ROMA – Tel. 06/320.33.17/18/20, fax 06.320.32.61.

IL LIBRO

Don Lorenzo Milani, Lettera a una professoressa, Scuola di Barbiana, Firennze, L.E.F. 1967;

Silvia Montevecchi, Vite sospese, con i bambini africani in guerra, EMI 2002.

IL SITO

www.unla.it; Unione Nazionale per la Lotta Contro L’Analfabetismo, da 1947 si occupa di educazione degli adulti;

www.unesco.it (per una visione globale dell’analfabetismo);

www.opam.it, Opera Promozione Alfabetizzazione nel Mondo, associazione onlus, nata dall’esperienza di alcuni missionari convinti che una delle principali cause del sottosviluppo è l’ignoranza.

FORUM

I ragazzi di oggi, secondo te, hanno più cultura dei loro coetanei di 10-15 anni fa?

Una delle accuse più frequenti rivolte agli studenti della scuola media è che non sanno leggere né scrivere bene. Condividi questo giudizio?

Quali sono gli strumenti che favoriscono o combattono “l’analfabetismo di ritorno”?

“L’insegnamento dell’alfabeto dovrebbe essere secondario all’addestramento della mano […] L’arte del leggere e scrivere […] non è affatto indispensabile alla crescita morale, fisica o materiale dell’uomo”. Che cosa pensi di questa affermazione di Gandhi? (in “Le parole di Gandhi, Milano, longanesi 1983).

LAVORO DI GRUPPO

Con l’aiuto di internet svolgete un’indagine sullo stato di alfabetizzazione del nostro Paese, individuando le aree e le categorie più a rischio.

Consultando un’enciclopedia aggiornata trovate il dato sulla spesa per l’istruzione e la qualità della vita nei 5 Paesi più ricchi e più poveri del mondo.

© Mondo Erre - Valerio Bocci

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