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9. LE MINORANZE

CHE COSA SONO

Sono gruppi di persone che, all’interno di una nazione o ai margini di essa, si distinguono fortemente per alcune “caratteristiche” particolari di:
 

razza o etnia (es.: indigeni, tribù africane, indiani d’America, curdi…);

• religione (es.: Valdesi nel Pinerolese, greci ortodossi nella Piana di Puglia…);minor

• politica (es.: baschi, tibetani sotto regime cinese, minoranze partitiche…);

• lingua (es.: ladini, sudtirolesi…);

• condizione sociale (es.: immigrati, rom…).

 
Determinante è il numero: più è piccolo, più essi trovano difficile affermare i propri diritti. Per questo motivo sono quasi sempre tagliati fuori della vita comune. In troppi casi vengono emarginati socialmente ed economicamente o addirittura perseguitati.


A.  ALCUNI CASI “CLAMOROSI”

 
Gli ebrei (un popolo “chiuso”, disperso nel mondo ma anche isolato in ragione della propria religione rigorosamente monoteistica);

i palestinesi (popolazione di origine araba che vuole esistere come un vero Stato);

i negri d’America o del Sud Africa (ghettizzati per ragioni sociali e economiche).

 
Le minoranze, a loro volta, tendono a isolarsi sempre più su se stesse per sopravvivere e conservare le proprie identità, tradizioni, leggi, costumi.
Non sempre, però, il “numero” è determinante e si traduce in disagio o emarginazione. Nel Sudafrica dell’apartheid, una piccola minoranza di bianchi, i boeri, aveva il controllo qausi assoluto del potere e delle ricchezze del Paese a scapito della maggioranza nera, esclusa da ogni forma di partecipazione economica, politica e sociale.
 

IN ITALIA E NEL MONDO

 

A. IN ITALIA

Nel nostro Paese le minoranze linguistiche più consistenti si trovano in alcune regioni a statuto speciale come l’Alto Adige, la Valle d’Aosta, il Friuli Venezia Giulia.

Sono quasi 3 milioni di cittadini, suddivisi in:

valdostani, sudtirolesi, friulani, ladini, sardi, greganici, catalani, sloveni, albanesi, croati, cimbri, occitani, sinti, rom, greci.

 

B. NEL MONDO

Difficile fare il censimento delle minoranze diffuse nei vari continenti. Soltanto nella Comunità Europea sono oltre 40 milioni le persone che parlano una lingua diversa da quella ufficiale della nazione a cui appartengono. Registriamo, allora, due situazioni che confermano la vita impossibile a cui questi gruppi sono sottoposti:

 
i curdi: di origine asiatica, sopravvivono in 4 Stati: Turchia, Iran, Iraq e Siria. A loro viene negato il diritto alla propria patria. Cercano disperatamente la salvezza in altre nazioni. Due milioni vivono già in Germania;

i tutsi e gli hutu: popolazioni africane, presenti in Burundi e in Ruanda. Prima dell’epoca coloniale, il Burundi era un Paese feudale diviso in caste, dove una piccola minoranza dominava la maggioranza della popolazione contadina e di etnia hutu (85% della popolazione). Con l’indipendenza nel 1962, gli hutu vollero contare di più e diedero inizio alle violenzminore. Nel 1972 gli hutu si ribellarono ai tutsi. Il governo, tutso, reagì con durezza: furono uccisi circa 100-200 mila hutu.

Stessa storia, ma a parti invertite, si verificò nel vicino Ruanda. Nel 1994 fu compiuto uno dei peggiori massacri della storia: nel giro di 100 giorni gli hutu sterminarono circa 800 mila tra tutsi e hutu moderati. È un agghiacciante esempio di intolleranza della maggioranza nei confronti della minoranza.

 

I DIRITTI

In Italia, le diverse minoranze sono tutelate dalla Costituzione e da alcune leggi speciali nei loro diritti civili, nelle libertà di culto, nella lingua, nelle tradizioni…;

nel mondo, questi gruppi sono stati riconosciuti non molti anni fa, dall’Assemblea dell’Onu (16/08/1966): “Le persone appartenenti a queste minoranze non possono essere private del diritto di vivere, in comune con gli altri membri del loro gruppo, la propria vita culturale, di professare i praticare la propria religione, o di usare la propria lingua” (dal “Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici”).

 

PER MEGLIO CAPIRE

 

CITAZIONI

• “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propia persona” (Art. 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ONU, 10 dicembre 1948);

“In attuazione dell’articolo 6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionmali, la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo” (Legge di tutela delle minoranze linguistiche, 15 dicembre 1999, n° 482):

“Senza sottovalutare le dimensioni sociali, demografiche e culturali, molto preoccupanti, l’istruzione rimane fondamentale: sarà l’istruzione a risolvere il problema a lungo termine, entro due o tre generazioni” (Pavol Hamzik, vice primo ministro slovacco, a proposito dei rom che non riescono ad integrarsi nel Paese).

 

FILM

Michael Collins, un film di Neil Jordan, con Liam Neeson e Julia Roberts.

Narra la biografia di Michael Collins, patriota irlandese vissuo all’inzio del ‘900, combattente per la libertà dell’Irlanda dall’Inghilterra.

Once were warrios – Una volta erano guerrieri, di Lee Tamahori.

Racconta lo sfascio della società maori di oggi, tra alcol e disperazione.

 

I LIBRI

Wolftraud De Concini, Le minoranze in pentola. Storia e gastronomia delle 110 minoranze linguistiche delle Alpi italiane, Daniela Piazza Editore

 

I SITI

•  www.wurac.edu(dell’Accademia Europea di Bolzano che si interessa di minoranze e autonomie regionali);

•  http://freeweb.dnet.it/liberi(min_it.html (con schede sui gruppi italiani);

•  www.greenman.it/mappa_minoranze.htm (con mappa delle minoranze etniche dell’Europa centrale);

http://freeweb.dnet.it/liberi/min_it/min_ithtlm (con elenco delle minoranze etniche e linguistiche.

 

FORUM

In un tempo in cui si cerca di creare una Comunità Europea sempre più allargata ad altri Stati, è giusto che le minoranze continuino a vivere come gruppi isolati, con la loro lingua e tradizione?

Condividi la proposta, presentata alla Camera dei Deputati, di introdurre unaminor legge speciale che consenta l’uso della lingua delle minoranze nei consigli comunali, negli uffici pubblici, nelle scuole materne, nella segnaletica stradale e in tivu?

Tra le minoranze più emarginate ci sono i rom e i sinti. Da che cosa dipende il loro isolamento? Come potrebbe avvenire il loro inserimento a tutti gli effetti, nel rispetto della loro cultura e quella della nazione?

 

LAVORO DI GRUPPO

Disegnate la cartina d’Italia e indicate, in colori diversi, i nomi delle minoranze elencate nella scheda e le rispettive località di residenza.

Compilate una mappatura ragionata delle principali minoranze, dividendole secondo la categoria linguistica, religiosa, etnica… con alcune note descrittive.

Invitate in classe, previo accordo con gli insegnanti, alcuni rappresentanti di alcuni gruppi etnici. A essi chiedete di parlarvi delle loro tradizioni, insegnarvi alcune frasi di saluto nella loro lingua, prepararvi qualche ricetta di cucina, presentarvi i loro problemi di inserimento nella comunità più ampia.

 
©Mondo Erre-Valerio Bocci

Nilus
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©AGOSTINO LONGO
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