Guerre lontane e vicine, conflitti nel mondo e nel cuore dei ragazzi. Di questo parlano le lettere che seguono. Per Natale diamoci la mano a rendere piu' vivibile il piccolo angolo in cui crescono i nostri sentimenti e per sperare in un futuro migliore che e' gia' iniziato.
In che mondo viviamo?
Notizie di rapimenti, attentati, terroristi, morti, feriti, disperazione non sono piu' episodi insoliti. Dopo tre anni dall'attentato alle Twin Towers a NY, si sperava che non fosse l'inizio angoscioso di una catena di morte. Ma dopo e' iniziata la guerra, e il mondo e' davvero crollato sotto la sua crudelta'.
Ognuno di noi e' coinvolto; ma siamo solo protagonisti passivi di cio' che sta accadendo a chilometri di distanza. Si prova dispiacere, ma sono fatti lontani, e allora chi se ne importa! Invece, siamo noi che decidiamo come preservare il mondo, e lo possiamo fare attraverso le piccole cose: il sorriso, la solidarieta', la disponibilita', la collaborazione, l'amicizia, l'amore, la pace. Dovremmo essere davvero tutti fratelli e sostenerci a vicenda, aiutandoci nelle difficolta', discutendo i problemi usando il cervello, senza utilizzare la violenza per ottenere cio' che si vuole.
Sono convinta che l'uomo e' eccezionale, e puo' riuscirci; la speranza e i valori veri non sono solo un'utopia. E un passo per volta, con un pizzico di volonta', riusciremo a costruire il nostro vero "Mondo di Pace e di Amore".
Un abbraccio forte e cordiali saluti!
Marta T., Bergamo
Cara Marta,
metto anche la mia firma sotto le tue parole. Sono i piccoli gesti di ogni giorno che possono ridare ossigeno a questo nostro mondo che se la passa male. Il sorriso, la gentilezza, la parola di incoraggiamento sono piccoli mattoni che servono a ricostruire la grande casa della pace e dell'amore.
Grandi, gli atleti di Atene!
Sono rimasta allibita dal comportamento greco durante l'ultima Olimpiade. Hanno infatti criticato l'arrivo della squadra italiana, a loro parere un corteo troppo poco adeguato. Ma, dopo lo scandalo del doping greco, nessuno ne ha piu' parlato, proprio nessuno.
Eppure, in questa Olimpiade mi sono sentita orgogliosa di essere italiana, di non aver fatto il tifo per atleti pomposi e altezzosi, ma per squadre semplici. Orgogliosa di essere rappresentata da un corteo "studentesco", da persone che hanno preferito perdere onestamente piuttosto che vincere drogandosi.
Ma e' possibile che nessuno si sia reso conto che l'Italia e' stata semplicemente fantastica negli ultimi Giochi Olimpici? Perche' vergognarsi di essere cio' che si e'?
Giulia
Cara Giulia,
le schermaglie e le polemiche fanno parte del gioco, purtroppo, soprattutto quando ci sono di mezzo manifestazioni di risonanza mondiale. Certo, l'atteggiamento migliore, in queste competizioni, e' quello di non ficcare il naso in casa altrui, una regola che pochi sanno rispettare.
La risposta giusta e' arrivata dal campo. Francamente, non mi sembra che le imprese degli atleti italiani alle Olimpiadi siano passate inosservate. I mass media ne hanno dato grande risalto e Ciampi in persona ha premiato la pattuglia tricolore al Quirinale. Certo, questi atleti meriterebbero una maggiore visibilita' rispetto ad altri che ne hanno fin troppa, sovente immeritata, come nel caso dei calciatori. Peccato che quasi nessuno si sia accorto delle para-olimpiadi degli atleti portatori di handicap. Questi sono i veri eroi da premiare: per loro propongo non una medaglia d'oro, ma una corona di diamante. Chiedo troppo, secondo te?
Tutto su Hermione
Vorrei delle informazioni sull'attrice che interpreta Hermione nei film di Harry Potter, che mi piace tantissimo.
Francesco
Caro Francesco,
ecco una breve biografia della tua attrice preferita. Il suo nome: Emma Charlotte Duerre Watson (come quello della nonna paterna), e' nata il 15 aprile 1990 a Oxford, Inghilterra. Vissuta in Francia fino a cinque anni, e' tornata poi in Gran Bretagna. A sette anni vince il primo premio alla competizione di poesia "Daisy Pratt". Raccoglie poi grandi applausi per il suo talento di attrice nelle rappresentazioni scolastiche. Debutta nel cinema con Harry Potter e la Pietra Filosofale (2001).
Emma e' una grande sportiva, gioca a tennis, hockey (fa parte della squadra della sua scuola) e rounders, antico gioco inglese, antenato del moderno baseball. Possiede due gatti, Bubbles e Domino. Il suo libro preferito e' Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (poteva essere un altro?!). Una curiosita': nel grande schermo ha i capelli castani, in realta' e' bionda.
La rivale
Frequento C. da piu' di un anno, ma ho fatto l'errore di dare il suo numero di cellulare a una ragazza, V., che ha la stessa eta' di C, cioe' due anni piu' di me. Lei ha riempito la testa di C. con delle cose che riguardano me e lui ci ha creduto, tanto che mi ha piantato in asso per mettersi con V. Ho provato a parlare con questa ultima, ma mi ha risposto con delle cattiverie, mentre C. mi fa star male. Cosa devo fare per liberarmi della rivale e rimettermi con C.? Scusa la confusione.
Mony '89
Cara Mony,
non devi fare nulla, a parte schiarirti le idee che appaiono davvero un po' ingarbugliate. ... evidente che i due formino una "bella coppia", nel senso che si sono trovati sul piano del ...pessimo comportamento. Percio', meglio perderli che trovarli. E mi spiego. V. ha approfittato della tua gentilezza (o meglio, "scorrettezza", visto che le hai dato il numero di cellulare, cosa vietata dalla privacy) ed e' chiaro che questa sua richiesta le serviva per sferrare il suo attacco al cuore di C. Oltre tutto, lo ha fatto spettegolando su di te e raccontando fatti non veri.
C., dall'altra parte, non rimedia una grande figura. Si beve quello che dice V. senza il minimo dubbio. Non ti chiede nemmeno un eventuale chiarimento e, per completare l'opera, ti da' il benservito agganciandosi a V. Cin, cin! Alla faccia dell'amore e della fiducia! ... chiaro che i suoi sentimenti per te avevano la consistenza della pasta frolla e allora, anche se la vicenda provoca sofferenza e rabbia, meglio prendere le distanze anche da lui. Sbollita la delusione, vedrai che in futuro incontrerai un ragazzo piu' serio di C. e un'amica piu' vera di V. Parola mia!
