Danny Martine è un ragazzo di quattordici anni. Frequenta ordinariamente
scuola, vive le sue amicizie e ha i suoi passatempi preferiti. Nulla fa presagire che di lì a poco Danny sarà catapultato nel mondo di Estasia per vivere una magica avventura oltre i confini del reale.
Egli è il "Bianco Prescelto". Molte responsabilità graveranno perciò su di lui, ma il carico si farà più leggero grazie ad una compagnia d’eccezione: la bianca pantera alata Coran, il simpatico lucertoloide Bolak e il saggio Cathbad.
Insieme tenteranno di contrastare il malvagio Disperio, che intende diffondere la sua influenza su tutto il Regno.
"Danny Martine e la Corona Incantata", "Il Sigillo del Triadema" e
"Nemesi" formano la trilogia
"Estasia", scritta da
Francesco Falconi, un giovane
trentatreenne, laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni e oggi ritenuto uno dei più importanti scrittori di fantasy italiano.
Ha iniziato a scrivere il primo episodio di Estasia a 16 anni, concluso poi qualche anno dopo grazie alla sua perseveranza e all’incoraggiamento di un suo caro amico.
Oggi Francesco Falconi può dirsi fiero dei risultati raggiunti con la sua prima trilogia. L’impatto che ha avuto sui lettori, sia giovani che adulti, lo ha persuaso ad immaginare un nuovo, inedito e originale mondo fantastico chiamato "Prodigium", il cui primo capitolo – "I Figli degli Elementi" – è uscito in libreria lo scorso anno, mentre cresce ormai l’attesa per il secondo in uscita a novembre.
In Prodigium, i protagonisti della storia – Alyssa, Dafne, Ryan e Kaleb – sono coinvolti per i loro straordinari poteri a conoscersi meglio e combattere fianco a fianco, sull’isola di Eterium, contro la Congrega dei Sommersi, impegnata a svegliare gli Dèi sepolti. Essi sono dunque l’ultima speranza di Eterium, resa possibile proprio dalla loro diversa indole, ma accomunati dal loro sentirsi speciali.
A Mondo Erre, Francesco Falconi racconta la sua avventura da scrittore, provando anche a rivelare qualche novità sul secondo capitolo di Prodigium.
L’intervista
Da laureato in Ingegneria sei passato nel 2006 a scrivere storie per ragazzi. Com’è nato il desiderio di narrare storie fantasy?
Fin da piccolo, sono sempre stato un appassionato di libri e film fantastici. Tanto che all’età di quattordici anni, quando il fantasy non era in voga come ai giorni nostri, decisi di scrivere
Estasia – Danny Martine e la Corona Incantata. Lo scrissi a penna su un quaderno, ma non lo abbandonai in un cassetto. Lo ripresi per caso nel 2005 e, sotto consiglio di un mio amico, decisi di riscriverlo e completarlo. Così è nata
Estasia, romanzo che ha suscitato l’interesse dell’Armando Curcio Editore. In sinergia con la casa editrice, che ha creduto nel progetto e si è impegnata a migliorarlo, ho seguito un percorso che ha portato alla
stesura di una trilogia. L’ultimo volume,
Estasia – Nemesi, è uscito pochi mesi fa.
Nel primo volume di Prodigium metti in evidenza due dimensioni con le quali spesso tocca fare i conti: la solitudine e il sentirsi speciali e diversi dagli altri. In che modo i tuoi protagonisti affrontano queste condizioni?
Prodigium, edito dalla Asengard Edizioni, è un progetto totalmente diverso da Estasia. Quest’ultima saga nasceva da un mondo fantastico, Prodigium invece dai suoi stessi protagonisti. Alyssa, Dafne, Kaleb e Ryan sono quattro ragazzi dal passato difficile, che non riescono a integrarsi nell’immensa metropoli di Synapsis.
Le difficoltà dell’adolescenza, il loro sentirsi diversi e unici, la solitudine che accompagna le loro vite sono le caratteristiche principali che li accomunano, sebbene siano persone totalmente diverse tra di loro. Alyssa ha un passato oscuro (svelato solo in Prodigium 2), che ha plasmato il suo carattere rendendola spesso aggressiva e scontrosa, Dafne invece è totalmente succube della madre e non riesce a imporre la propria volontà per realizzare i sogni che custodisce fin da piccola. Kaleb soffre per il mancato affetto del padre, e ciò l’ha costretto a studiare a fondo la magia per dimostrargli quanto vale. Ryan, infine, non riesce ad accettare la sua diversità, e la solitudine per la perdita della madre l’ha segnato profondamente.
Come invece, nella realtà, i ragazzi possono vincere la solitudine e riconoscere le proprie qualità e potenzialità?
Sentimenti, emozioni, vicissitudini, drammi: Prodigium rispecchia la nostra realtà ed esprime la mia opinione in merito. Credo che la genuinità sia l’arma vincente: non occorre essere ciò che non siamo né nasconderci dietro una maschera per piacere agli altri. E, infine, quali sono gli aiuti indispensabili? Sembrerà una banalità, ma credo fermamente che siano sempre i soliti: l’amicizia e l’amore.
Anche tu, come altri autori di fantasy, adotti per i tuoi personaggi nomi davvero curiosi. Come fai a inventarli?
I personaggi dei miei libri spesso sono "estremizzazioni" di persone che conosco. La terribile Lady Naeel di Prodigium prende ispirazione da una frequentatrice del mio blog, nonché lettrice dei miei libri. Mi sono divertito molto a reinventarla in una veste del tutto particolare.
In Estasia, Bolak è senza dubbio il personaggio più amato dai lettori, che ha catalizzato la simpatia per la sua semplicità, schiettezza e generosità. Coran, invece, rappresenta la forza e la saggezza. Insomma, sono gli amici che tutti dovrebbero avere.
La saga di Estasia sembra essersi conclusa. Qual è il messaggio di fondo che collega tutti e tre i volumi?
Difficile dirlo. Estasia non contiene un messaggio univoco, ma rappresenta lo specchio, in chiave fantastica, della nostra realtà.
È il viaggio di Danny Martine, la sua maturazione e il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, il suo scontrarsi con le difficoltà della vita. Ogni libro affronta poi tematiche particolari: il primo volume è senza dubbio incentrato sulla speranza e sul libero arbitrio, in un’atmosfera di sogno e fantasia. Nel Sigillo del Triadema si toccano temi difficili, estremizzando il desiderio sfrenato di bellezza, di conoscenza, di emancipazione. In Nemesi invece si parla del sentimento della vendetta, con una rivisitazione moderna dei sette peccati capitali.
Da esperto in Telecomunicazioni, perché un libro fantasy sarebbe più arricchente e interessante di una navigazione su Internet o di un reality in tv?
La lettura, a prescindere dal genere, è capace di regalare emozioni, di far sognare, di insegnare. Internet è un mondo vasto e sfaccettato e, proprio per questo, consente una varietà incredibile di utilizzi. Si pensi a Wikipedia o a tutte le informazioni che si possono recuperare, oppure al semplice social networking come Facebook dove si può rimanere in contatto con i nostri amici. Sono due universi totalmente diversi, che a volte trovano anche elementi di contatto (come il portale Anobii, dove si parla di libri). Come sempre, basta saper dosare tempo ed energie.
Dopo il successo di Prodigium. I Figli degli Elementi, continuano le avventure di Alyssa, Dafne, Ryan e Kaleb nel prossimo episodio. Quali travolgenti avventure li aspetta e… ci aspettano?
Il secondo e ultimo capitolo di Prodigium uscirà verso la fine dell’anno, in anteprima al Lucca Comics 2009. Il lettore si ritroverà nuovamente catapultato a Synapsis, qualche mese dopo il ritorno dei quattro ragazzi dall’isola di Eterium. Beh, la situazione sarà molto diversa da come si potrebbe immaginare, ma non voglio svelare ciò che accadrà ai protagonisti.
Il primo libro lascia molti punti aperti: cos’è la profezia dimenticata? Qual è il passato della Magistra? Ravnakor riuscirà nel suo intento di risvegliare i Pilastri di Silicio? Lady Naeel rimarrà dietro le quinte o tenterà ancora di ottenere il potere di Synapsis? Infine, qual è l’identità del Burattinaio, il tutore traditore? Chi è veramente Arden?
Tutto sarà svelato, non resta che aspettare.