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Un’amica in redazione

Cambio di scuola

Ho ricevuto, da alcuni ragazzi e ragazze di Rovagnate (LC), una serie di lettere dal contenuto simile. Per motivi di spazio, non posso pubblicarle tutte. Per cui ne ho presa una come “campione”, firmandola con i nomi di tutti. E anche la mia risposta, ovviamente, vale per tutti.
 
Ho 11 anni appena compiuti e la mia domanda è questa: come fare a separarmi dai compagni di Quinta con cui ho trascorso cinque anni? È vero che la maggior parte di loro (me compresa) faranno alle medie il tempo prolungato e perciò ho più probabilità di trovarli in classe, però qualcuno lo perderò di certo.
Un’altra paura sono i compiti. Ho sentito dire che alcune volte ti danno i compiti per il giorno dopo e quindi bisogna rinunciare al tempo libero. Ma sono proprioscuola così difficili le Medie? E tu, ti sei trovata bene con i prof quando le frequentavi? Hai trovato facilmente nuovi amici? Grazie.
Dakan, Martina, Roberto, Diana, Greta, Viviana, Desirèe, Monia, Beatrice
 
Carissimi,
sbarcare nelle Medie è il primo grande cambio nella vita, un passaggio da fare per diventare grandi. Non è un salto nel vuoto, anche se porta con sé tanti dubbi e un po’ di paura: amicizie che forse si affievoliranno e compagni nuovi, maestre che vi conoscono da tanti anni da lasciare e “terribili insegnanti delle medie” che vi aspettano con troppi compiti da fare...
 
La vita è bella per questo: per le sfide che presenta ogni giorno. per le persone nuove che camminano con noi per un certo tempo, per le scoperte che si fanno, per le fatiche e per i fallimenti che fanno abbassare la cresta e riportano sulla terra.
 
Gli insegnanti che incontrerete sanno che non arrivate dall’università ma delle elementari. Vi ricorderanno, però, che entrando nelle Medie, le responsabilità e l’impegno saranno maggiori. Si chiude una porta, è vero, ma si aprono nuove strade. Magari anche più affascinanti di quelle percorse finora.
 

Per diventare adulti

Ciao, trovo sempre molto costruttive le risposte che dai alle nostre domande. E per questo mi chiedevo quale fosse il significato di diventare persone adulte. Grazie.
Claudia
 
Carissima Claudia,
hai usato il verbo “diventare” e mi piace, perché non si tratta di raggiungere un traguardo e poi sentirsi arrivati, ma camminare ogni giorno verso una meta. Forse una volta, molto più di oggi, c’erano dei riti di passaggio: prima si era bambini, poi ragazzi, quindi adulti ed infine anziani saggi e rispettati. L’adulto aveva una libertà strettamente legata alla responsabilità che ogni azione comporta.
 
Oggi sembra che queste due parole magiche non si riconoscano più a vicenda e che il mondo visto solo attraverso la televisione sia fatto da ragazzi smaniosi di fare ciò che pare e piace come gli adulti capricciosi e insoddisfatti, maleducati e incapaci di prendersi le proprie responsabilità.
 
Per questo bisogna continuare a crescere senza bruciare le tappe, godendosi le gioie semplici dell’amicizia, accettando le sfide di ogni giorno. Solo così si costruisce la base del futuro.
 

La scelta futura

Sono una ragazza di 13 anni e ho un grande problema: visto che frequento la terza media, dovrò scegliere la scuola da fare per i prossimi 5 anni. Sono molto indecisa tra il classico e lo scientifico, ma mi piacerebbe anche il sociale. In realtà, il problema non sta qua, ma nel fatto che io vado benissimo (non per vantarmi) sia in matematica e scienze che nell’italiano ed entrambe mi piacciono. Cosa dovrei fare? Nel mio lavoro futuro voglio solo restare con la gente e in qualunque caso con questi indirizzi lo potrei fare.
 
Prima di concludere vorrei chiedere a te e a tutta la redazione di Mondo Erre, visto che a me piace molto scrivere, se sarebbe possibile poter scrivere degli articoli per la rivista. Ti ringrazio molto per i tuoi consigli che dai ai ragazzi, bacioni.
Alessia
 
Cara Alessia,
finalmente è arrivata a destinazione una nuova riforma della scuola superiore. Speriamo sia quella buona. Dal prossimo anno si potrà scegliere tra sei licei, due istituti professionali con sei indirizzi e due nuovi istituti tecnici per il settore economico e per quello tecnologico.
 
Viste le tue passioni letterarie, fai bene a pensare al liceo. Se sei appassionata della cultura classica e umanistica, non aver paura di affrontare il classico. Se ti piace di più la cultura scientifica, allora punta allo scientifico. Ci sono in giro dei libretti molto semplici che spiegano le differenze tra le varie scuole, gli orari e le materie più importanti. Soprattutto evita di scegliere solo con il pensiero di restare con le amiche o perché la scuola è vicina a casa, come purtroppo fanno in molti.
 
Quanto a scrivere su Mondo Erre piacerebbe averti come “collega” ma ne ho già tanti e “il capo” è costretto a malincuore, come nel tuo caso, a non poterti far spazio in redazione. Hai sempre, però, la possibilità di collaborare o mettere su un giornalino di classe. Ti potranno aiutare in questa tua passione i consigli che arriveranno dal nostro inserto di settembre.
 
Non solo: sono in arrivo alcune iniziative on line sul nostro sito www.mondoerre.it e sui social network collegati. Partecipa anche tu: potrebbe essere il primo passo di una brillante carriera che, non ti nascondo, è tutt’altro che facile. Anche perché ho notato nella tua lettera due errorini non da poco (quando devi scegliere tra tre materie, non puoi usare “entrambe” e poi non si dice “se sarebbe…” ma “se fosse…”: ahi, ahi, ahi!). Ciao e auguri per i tuoi studi.
 

Emo o non emo? Questo è il dilemma

Per prima cosa volevo complimentarmi per la tua rubrica: è veramente bella! Ho 12 anni e un piccolo problema che non riesco a risolvere. Circa due mesi fa ho scoperto che mi piacciono molto gli Emo (penso che tu sappia chi sono), quindi ho chiesto a G. (la mia migliore amica, a cui tengo moltissimo) se anche per lei fossero carini; non mi ha risposto.
 
Il giorno dopo a scuola mi ero vestita più o meno da Emo e lei non mi guardava emonemmeno. A dire la verità, tutte quelle della mia classe da quel giorno hanno un atteggiamento distaccato nei miei confronti. Loro non capiscono cosa vuol dire essere Emo, pensano che gli Emo siano persone insensibili e cose del genere: ma invece non sono così… Secondo te cosa devo fare? Devono continuare o no a piacermi gli Emo?
 
Per finire volevo chiederti se in Mondo Erre puoi pubblicare un poster dei dARI, dire qualcosa sulla loro vita e la loro e-mail. Tantissimi bacioni e un grazie,
PikkolaEmo97
 
Cara PikkolaEmo97,
chiedi anche a me se gli Emo sono carini? Alle volte, guardando certi fenomeni giovanili, certe mode, certi look un po’ estremi, anch’io, come la tua amica, resto senza parole. Ci sono dei blog e dei video che ti spiegano quali gruppi musicali ascoltare, come vestirti, parlare, fare ed essere perfettamente Emo, Punk, Regolare, Metallaro e chi più ne ha più ne metta.
 
Eppure, nel voler essere diversi dagli altri, sembrano tutti uguali, fatti con lo stampo, finti. Sembra che buttando via i vestiti vecchi per mettere quelli della nuova moda non ci sia lo sforzo di costruire la propria personalità, ma il tentativo di comprarne una al prezzo di un taglio di capelli e di quattro frasi copiate su un blog. Le tue amiche non vogliono una fotocopia appiccicata all’esterno, ma quel prodigio originale che sei tu.
 
Per quanto riguarda i dARI: si sono formati ad Aosta su idea di Dario “Dari” Pirovano e dopo una serie di cambiamenti di formazione, ora sono diventati un quartetto con Fabio, Cad e Fasa. Nel 2007 il singolo Wale (tanto wale) li lancia alla grande, cui fa seguito l’album Sottovuoto generazionale, di buon successo. È imminente l’uscita del nuovo cd.
 

Un boy da sogno

Ciao, per prima cosa volevo dirti che la tua rubrica è fantastica, la leggo sempre... Mi chiamo Elisa e ho quasi 15 anni. È il mio primo anno di liceo, e nella mia classe c’è un ragazzo che mi piace molto, ma ho come il presentimento che a lui piaccia un’altra mia compagna di classe.
 
All’inizio non mi interessava, ma è da un po’ di tempo che ci penso, l’ho addirittura sognato... Qualche tempo fa, quando mi giravo, vedevo che mi guardava, adesso non lo so, perché sono al primo banco e non posso voltarmi. Non so che cosa fare. Per favore aiutami. Grazie in anticipo.
Elly ’95
 
Cara Elly,
vi ritrovate in classe tutte le mattine e non hai ancora avuto il coraggio di provare a parlargli un momento? E chi è, un divo del cinema che vedi solo sulle riviste? Uno che sta sempre in mezzo ai suoi amici a parlare di calcio, motorini e ragazze?
 
Tra presentimenti e sogni il tempo passa e, se non ti decidi, finisce la scuola e arrivederci a settembre. Ma poi, l’idea di fare le vacanze fidanzati e distanti, ti alletta così tanto? Forse è meglio davvero rimandare tutto al prossimo anno. Anche tu sarai un po’ più sicura di te stessa.

 
©Mondo Erre - Disegni: Francesco Rizzato
 
 
 
 
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©AGOSTINO LONGO
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