Scuola e amicizie
Sto frequentando la prima superiore. Non mi trovo molto bene con i compagni e così non so se cambiare scuola. Farei sempre la stessa scuola, ma a Torino e non in provincia. Non capisco se le mie preoccupazioni sono irreali o se devo affrontare la situazione e prendere questa grande decisione.
Mi chiedo anche se, dopo che avrò cambiato scuola, la situazione sarà migliore. Mi troverò bene con la mia nuova classe? È la decisione giusta? Confido molto in una tua risposta. Magari mi aiuterà a chiarirmi le idee. Grazie mille per la tua disponibilità. La tua rubrica è fantastica!
Kathleen
Quest’anno è stato il mio primo anno alle medie ed è stato un inferno! Non per lo studio ma per gli amici! Mi sono trovata in classe molti compagni delle elementari, tra cui un gruppetto di amiche con cui alle elementari avevo avuto delle divergenze.
Con loro però mi sono presto riconciliata, ma verso metà anno abbiamo ricominciato a litigare e a non parlarci più. Poi verso giugno abbiamo fatto pace! Insomma, per dirtela breve, un tira e molla continuo!
L’altra settimana mia mamma ed io siamo andate in uno posto bellissimo in mezzo alla natura, ma anche molto vicino alla città dove lavorano i miei. C’erano dei cartelli delle agenzie immobiliari che vendevano le case e mia mamma ha detto che se non costa una cifra folle e la casa è abbastanza grande potremmo trasferirci lì!
Ero al settimo cielo! Finalmente posso cambiare vita, farmi nuove amicizie (nonostante forse frequenterò sempre la mia scuola) e vedere solo le mie “amiche” in classe e non più in giro per il paese a ridermi dietro! Purtroppo ho paura che ben presto i miei cambieranno idea! Ma allora se non mi trasferisco, come faccio a sopravvivere a queste mie amiche odiose che mi usano come ruota di scorta?
Angy
Care Kathleen e Angy,
Le vostre lettere sono simili e per questo le ho accostate, anche se avete un’età diversa.
Non so come sono i vostri compagni, se vi hanno trattate male senza motivo e se ormai la situazione è irreparabile. Anche la nuova scuola rischia di essere un salto nel buio, e probabilmente incontrerete difficoltà simili, perché di una cosa sono certa: la scuola, il quartiere o il paese in cui viviamo, è una specie di palestra in cui ci alleniamo e facciamo esperienza, per migliorare le nostre relazioni.
All’inizio forse le fatiche o i fallimenti sembrano essere maggiori delle nostre forze. Tante volte ci viene voglia di fuggire sperando che altrove sia diverso, che noi siamo diverse e le persone intorno a noi migliori. A volte cambiare serve per ripartire con il piede giusto, ma altre volte fuggire non aiuta a crescere.
E la vostra non deve essere una fuga in grande stile, ma l’occasione per diventare più mature, per iniziare un nuovo allenamento in cui le amicizie siano meno ingenue ma non per questo sospettose e in cui le inimicizie ci aprano gli occhi sui nostri difetti, soprattutto su quelli che i nostri amici non hanno il coraggio di dirci, per non farci soffrire. Perché anche questo è allenamento alla vita, quando dovrete lavorare e collaborare con persone diverse da voi, e sarete tanto più grandi quanto più saprete accogliere e creare legami.
Coraggio, forse è questa la sfida che vi aspetta.
Muti e confusi
Ti ho già scritto in passato, ed ho seguito il tuo consiglio e ti ringrazio profondamente. Ti scrivo perché, come ti ho già detto, ho verificato quello che tu mi hai detto. Io provavo qualcosa di speciale per un ragazzo ma non capivo che cosa era. Andando nello stesso pulmino e nella stessa scuola, il nostro rapporto si è rafforzato fino a divenire una forte amicizia.
Lui ha poi dovuto lasciare il pulmino e poiché non eravamo nella stessa classe, non ci vedevamo più tanto spesso. Lui aveva iniziato a non parlarmi più, ed io ho iniziato a rimanerci male, per aver perso un amico molto importante per me.
Ne ho discusso con una mia cara amica che era in classe con lui, lei gli ha parlato e lui le ha confidato che si vergognava di salutarmi perché in realtà aveva una cotta per me e aveva paura che non l’accettassi. Scoperta questa verità, lui mi ha chiesto di mettermi con lui.
All’inizio ero un po’ titubante perché avevo paura di perdere una bella amicizia, ma poi ho accettato. Siamo stati insieme per un mese e mezzo e ne avremmo potuto fare altri insieme visto che entrambi nutrivamo qualcosa di molto profondo. Ma eravamo molto timidi e spesso non ci salutavamo. Ma io dopotutto che potevo fare?
Per me se due ragazzi stanno insieme, il maschio deve fare il primo passo per avvicinarsi, o sbaglio? Infatti tutte le coppiette così funzionano. Sarò tradizionalista, forse, oppure avrò visto troppi film romantici, ma per me è così.
Comunque, per orgoglio, mi facevo vedere felice senza lui, ma in realtà ci ero rimasta molto male. Verso la fine della scuola lui mi ha inviato un messaggio prima di andare ad una festa con scritto che io gli piacevo ancora e che nutriva ancora sentimenti profondi per me. Io gli ho risposto che ricambiavo, ma alla festa ha fatto finta di niente, senza salutarmi. Io ci sono rimasta malissimo. Che fare?
Confusa ’97
Carissima Confusa,
Ho l’impressione che le cose tra voi non funzionino quando siete in mezzo agli altri, quando ci sono di mezzo gli amici e le amiche, che apparentemente sembrano un aiuto, ma non lo sono. Entrambi siete molto timidi e quando ci sono gli altri vi nascondete o vi tirate indietro.
L’occasione da trovare o da costruire è avere un po’ di tempo per restare da soli, una passeggiata con la scusa di un gelato o di una cioccolata con panna. Lì potrete essere voi stessi, parlare e capire se potrà nascere qualcosa di bello o se è tempo sprecato.
Chi deve fare il primo passo? La questione non è partire all’assalto o aspettare che si avverino i sogni come nei film romantici, in cui attori bellissimi s’incontrano nella prima scena e si sa già che alla fine arriverà il fatidico quanto scontatissimo bacio. Se ci tenete davvero entrambi, i passi giusti al momento opportuno arriveranno.
Uno non va, l’altro è occupato
Ciao! Innanzitutto voglio complimentarmi per la tua bellissima rubrica e per i consigli che da
i. Allora, io ho due problemi. Il primo è che attraverso alcuni miei amici ho scoperto che io piaccio ad un mio compagno che però a me non piace affatto. Lui mi ha chiesto di stare insieme, ma io potevo solo rispondergli di no perché non mi interessa; ma anche dopo questa mia risposta lui continua, credo senza farlo apposta, ad assillarmi e non so più cosa fare.
Il secondo problema riguarda il fatto che mi sono innamorata di un mio amico che però ha già la fidanzata. Non credo però che io gli possa interessare e poi la sua fidanzata non è proprio una mia amica ma non voglio comunque rovinare i nostri rapporti. Inoltre questo mio amico è il cugino della mia migliore amica e non so se dirgli o no questo mio segreto visto che ci siamo sempre detti tutto. Ti prego, aiutami tu!
Speranzosa ’98
Cara Speranzosa,
Se quel tipo non ti interessa, taglia corto. Dillo ai suoi amici che se ne faccia una ragione, ma non prenderlo in giro. Per il ragazzo già fidanzato, pensaci bene. Anche se non è proprio una tua amica, è pur sempre occupato, e con tanti ragazzi in giro per il mondo, perché devi andare a infastidire un’altra ragazza? Forse nessuno ti dirà nulla, ma molti penseranno male, e giustamente.
Confidarti con la tua migliore amica può sembrare trasparenza e sincerità ma, inconsciamente, speri che lei glielo riferisca e che lui sia informato senza farti avanti tu. E anche questo non va. Non devi usare la tua migliore amica per fregare il ragazzo ad una terza.
Fai, piuttosto, sbollire la cotta e chiedi alla tua amica di aiutarti a dimenticare. Ti terrai stretta la tua migliore amica e non ti farai delle nemiche per inseguire il belloccio di turno.
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