Amore via internet
Mi sono fidanzato tramite internet con una ragazza trentina, io sono veneto, e i miei genitori mi dicono di lasciarla perdere perché non la conosco... È giusto?
Xion
Caro Xion,
direi di sì: la penso come i tuoi genitori. A parte la distanza, facilmente superabile via internet, è la modalità con cui vi siete “fidanzati” che non funziona e non garantisce niente di buono. Che cosa sai esattamente della ragazza che sta al di là dello schermo? Solo quello che lei ti racconta. È la verità? Basta questo per parlare di una storia seria? Secondo me sei entrato in un campo minato. Può andarti bene, ma normalmente, come dimostrano tanti casi simili, si trovano solo scottature che avrebbero potute essere evitate con un po’ di freddezza in più.
Nelle questioni di cuore, rimango dell’opinione che sia meglio seguire le vecchie abitudini: incontrare “dal vivo” la persona che fa battere velocemente il cuore, parlarle fissandola negli occhi. E questo vale anche per lei. Altrimenti rischiate di costruire di voi un’immagine solo “virtuale” che non corrisponde alla realtà. Quella con cui bisogna sempre fare i conti.
Le amiche escluse
Innanzitutto complimenti per la tua rubrica che seguo sempre con piacere! Ho 14 anni e un piccolo problema a scuola: nella mia classe ci sono tre ragazze, amiche tra loro, che non sono integrate così bene. Io e le mie compagne passiamo, a volte, del tempo con loro, più che altro prima dell'inizio delle lezioni, ma mi accorgo che non c'è interesse per parlare se non delle materie scolastiche ecc...
Il mio prof ci sgrida sempre perché dice che non siamo brave e siamo superficiali perché stiamo solo con le stesse persone. Le tre escluse potrebbero sembrare vittime, ma non lo sono anche perché loro non ci tengono a stare con noi (soprattutto con me perché, anche se non ho fatto loro nulla, parlano in continuazione male di me). Non siamo solo noi che le "escludiamo" ma anche i maschi, perciò c'è qualcosa che non va in esse... Io non mi trovo bene perché sono false: parlano sempre male degli altri, vogliono apparire come vittime ma soprattutto sono gelose di me e delle mie compagne. Come devo fare con loro e con il prof? Grazie 1000.
Hally 91
Carissima Hally,
credo a quello che scrivi, ma mi riesce difficile capire come mai il prof abbia espresso un’opinione così severa nei confronti tuoi e delle compagne. Possibile che non si sia accorto dell’autoisolamento e del comportamento del terzetto? Mi pare strano. Non vorrei che fosse accaduto, magari involontariamente, il contrario: il trio ha avuto qualche difficoltà nell’ambientarsi in classe e il gruppo, al posto di aiutarle a integrarsi, le ha lentamente emarginate. Fossi in te, proverei ancora a chiedermi se ho fatto davvero di tutto e in modo disinteressato per favorire il contatto con le escluse. E non trancerei di netto le… comunicazioni.
Se anche questo non funziona, allora rimane poco da fare. Le tre ragazze, oltre a fare comunella, continuando a sparlare di tutti e di tutto difficilmente conquisteranno le simpatie della classe. Senza un pizzico di buona volontà da parte loro non si ricostruisce un’atmosfera serena. Grazie, infine, per i complimenti.
La formula dell’amicizia
Mi chiamo Arianna e volevo chiederti un consiglio. Come si fa a tenere un'amicizia per sempre pur scherzando e con qualche battuta che può essere intesa male? Per esempio, tra me e la mia migliore amica Silvia c'è un'amicizia che spero non finirà mai perché lei è molto simpatica! Ciao.
Ary
Cara Ary,
la ricetta dell’amicizia è composta da vari ingredienti, tutti importanti allo stesso modo: fiducia, sincerità, sensibilità, affetto reciproco e disinteressato, stima, generosità, comprensione. Se ne manca qualcuno, prima o poi salta. Un’amicizia sincera si costruisce su interessi comuni ma anche sull’impegno in più fronti, che scaturiscono in modo spontaneo. Non può, poi, diventare una prigione per qualcuno: l’amica vera non è gelosa se l’altra parla o condivide opinioni con una coetanea.
Solo conoscendosi bene e applicando questa “formula” si è sicuri di non sbagliare. Quindi, se qualche battuta può urtare la tua amica, perché va a toccare un nervo scoperto, risparmiatela.
Tutto sui Queen
Siamo tre grandi fans dei Queen e vorremmo avere informazioni su di loro. Puoi mettere un loro poster sulla rivista? Grazie mille.
Daniele, Vise, Massimiliano
Caro trio,
la richiesta del poster l’ho passata al capo: è stata aggiunta alle altre che formano ormai un discreto… grattacielo. Ecco comunque qualche breve info sui vostri beniamini. I Queen nascono a Londra nel 1971 dall’incontro tra Freddie Mercury (vero nome Faruk Bulsara, voce, piano;), Brian May (chitarra), Roger Taylor (batteria) e John Deacon (basso). Due anni dopo esordiscono con un album che porta solo il loro nome e dopo altre due interessanti incisioni, esplodono definitivamente nel ’75 con A night at the Opera. È la base per un successo inarrestabile, che si ferma solo nel ’91 per la tragica morte di Mercury per Aids, vittima di una vita fatta di eccessi.
Benché poco amato dai critici, il gruppo ha sempre avuto una popolarità planetaria. I quattro univano abilità tecnica e fantasia, e avevano in Mercury una voce inimitabile e un compositore straordinario (sono suoi i maggiori hit della band). Nei loro dischi mischiavano ogni genere (rock, pop, funk…) trovando sempre la melodia vincente.
Oggi Taylor e May hanno rimesso in piedi la formazione senza Deacon e con il cantante Paul Rodgers, noto soprattutto all’estero, per un tour.
