Extra
Formula abbonamento
La Buona Notizia
La Buona Notizia
Spazio scuola
Scarica dai link qui sotto i pdf delle guide ai libri di Valerio Bocci.

LE PARABOLE SPIEGATE AI RAGAZZI

Scarica tutta la guida

I DONI DELLO SPIRITO SANTO SPIEGATI AI RAGAZZI

Introduzione
DONI

LE BEATITUDINI SPIEGATE AI RAGAZZI

Introduzione
BEATITUDINI

10 COMANDAMENTI SPIEGATI AI RAGAZZI
10 COMANDAMENTI

GUIDA ALLA LETTURA DELLE MEMORIE DELL'ORATORIO

Scarica tutta la guida
Guida Memorie

GUIDA ALLA LETTURA DI CHE RAGAZZI!

Scarica tutta la guida
Guida Che ragazzi
chiudi_box
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 01 02 03 04 05 06 07 08 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10

La spilungona delle savane

Ora ha una festa tutta per sé. Il 21 giugno di ogni anno si celebrerá la “Giornata mondiale della giraffa”, un’iniziativa ideata dalla Giraffe Conservation Foundation, la fondazione che si occupa della loro tutela, per far conoscere meglio quest’animale e per aiutarlo a sopravvivere.

Il primo appuntamento è stato quello del 2014: un evento che ha riscosso consensi un po’ ovunque ed ha coinvolto governi, associazioni ambientaliste, volontari, girafferiserve naturali, oltre cinquanta zoo in giro per il pianeta. Un’idea lanciata per raccogliere fondi e dare notizie sulle condizioni della giraffa: infatti il più alto mammifero del globo, nonostante sia insieme al leone, al bufalo e all’elefante, uno dei simboli dell’Africa, è stato finora inserito raramente in programmi di ricerca.

Conoscerla per salvarla

Per la sua prima celebrazione, gruppi di studiosi ed appassionati hanno organizzato, in varie località, incontri per raccontare tutto quello che oggi si sa di questo singolare animale dal collo lungo circa due metri e mezzo e dalle zampe smisurate e per cercare di mettere in pratica azioni per la sua salvezza. Per evitare che possa sparire dalle terre africane.

Secondo i dati recenti, la popolazione di giraffe si è quasi dimezzata negli ultimi quindici anni. Dalla fine degli anni Novanta ad oggi il loro numero è sceso da 140 mila a 80 mila esemplari, meno di quello degli elefanti: è sparito circa il 40% nel giro di una decina d’anni. Per gli scienziati, se non si interviene questi animali potrebbero presto soccombere in pochi anni.

Come succede per la maggior parte delle specie in pericolo, le cause principali di questo rapido declino sono le solite: riduzione del loro ambiente naturale, l’invasiva presenza dell’uomo, la caccia. Oggi è proibito uccidere le giraffe ma, come sempre, il bracconaggio non manca: sono prese di mira non solo per la carne, ma soprattutto per la pelle resistente, da cui si ricavano briglie, fruste, cinghie e persino strumenti musicali.
giraffe
Così, anche per la pacifica giraffa, l’uomo diventa il “predatore” più minaccioso. Infatti, in natura, i veri predatori, principalmente leoni e leopardi, ma pure iene e coccodrilli, riescono ad avere la meglio solo contro gli esemplari malati, vecchi o troppo giovani, quindi ancora inesperti nel difendersi.

Una giraffa adulta, nonostante la sua espressione bonaria e il carattere “tranquillo”, può sferrare poderosi calci in grado non solo di allontanare, ma anche di uccidere il più agguerrito dei re della foresta. Comunque, non ama affrontare le lotte, per questo, grazie alla sua altezza e alla vista prodigiosa, riesce a vedere eventuali pericoli da lontano e preferisce scappare.

Macchie come impronte digitali

In particolare, due delle nove specie viventi sono considerate a rischio estinzione dagli esperti. Quella più minacciata è la “West African Giraffe”, la cosiddetta giraffa del Niger, attualmente presente in natura con circa 300 esemplari. Un dato piuttosto preoccupante, che ha convinto il governo nigeriano a mettere in porto specifici programmi di conservazione, nel tentativo di combattere soprattutto la caccia di frodo. L’altra specie in seria difficoltà è la giraffa di Rothschild, diffusa in Uganda e nelle aree centrali del Kenya: conta poco più di un migliaio di capi, in buona parte concentrati nel parco nazionale ugandese “Murchison Falls”. 

Conosciuta fin dai tempi degli Egizi, la giraffa è un animale che vive solo in Africagiraffe, dove si divide in due grandi gruppi: quello settentrionale, dal mantello coperto di macchie fitte e di forma spigolosa e dagli arti bianchi, e quello meridionale, con un mantello caratterizzato da macchie distanziate. Oltre all’altezza, le macchie, appunto, sono uniche per ogni esemplare, proprio come le impronte digitali dell’uomo.

Occhi grandi e scuri, ciglia folte, si muove con una particolare andatura sinuosa e con i suoi 5, 6 metri di altezza sovrasta il suo ambiente ideale, le savane, disseminate di alberi e cespugli, e i boschi di conifere. Riesce a resistere fino a 1.700 metri, ma evita le zone di vero deserto, le paludi e le foreste.

Campionessa di resistenza

Se è il caso, le basta poco per sopravvivere: può stare per lunghi periodi senza bere. E anche se golosa soprattutto di acacia, bruca quello che trova a disposizione, soprattutto sugli alberi, per un’ovvia questione di “comodità”: può arrivare a mangiare 65 chili di foglie al giorno, ma se si trova in zone povere di verde, tira avanti benissimo con 7 chili di cibo al giorno. La spilungona delle savane ha ancora una particolarità: la lingua blu, che può raggiungere i 45 centimetri di giraffelunghezza, che le serve per strappare le foglie con il labbro superiore.

Piccola corna sulla testa ricoperte di pelle, le giraffe vivono in gruppi da 10 fino ad 80 esemplari. Essendo molto socievoli, dividono tranquillamente il territorio con altre specie, soprattutto con elefanti, zebre e bufali. Per questi animali, stare in mezzo a loro è una bella comodità: dall’alto della loro visuale, avvistano per prime i predatori e danno l’allarme.

Comunicano tra loro tramite grugniti, fischi, grida, sibili. E  ciascun suono ha un significato preciso: grugniscono o sbuffano per avvisare le altre del pericolo, mentre i maschi si capiscono con una specie di abbaio, simile a quello emesso dai caprioli. I piccoli emettono dei suoni simili a belati o miagolii e le madri rispondono a tono: fischiano per richiamarli all’ordine o muggiscono se non li vedono. Un muggito piuttosto forte, tanto da richiamare anche il più distratto dei figlioli.
 
© Gianna Boetti - Mondo Erre
 
Nilus
Nilus
©AGOSTINO LONGO
Nilus


Gli amici di MondoerreGli Amici di Mondoerre

  

Gli amici di Mondoerre

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 www.scuola.elledici.org www.igiochidielio.it BimboBell www.oratoriosing.it/ www.associazionemeter.it www.tremendaonline.com www.dimensioni.org www.esemalta.com www.noivicenza.it www.davide.it 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10