Mondo Erre: l’ultimo numero vivrà solo nella rete
A volte il destino è crudele, ma non c’è altra possibilità che accoglierlo con un sorriso.
Un sorriso addolcisce anche le brutte notizie, come questa, rasserena anche la morte, quella di Mondo Erre.
Perché la rivista che voi amate, la pluripremiata come miglior giornalino per ragazzi, il punto di riferimento di generazioni e compagno di viaggio di molti dal lontano 1975 (anch’io facevo prima media!), l’amico dei ragazzi e delle ragazze che hanno ancora voglia di leggere e pensare… chiude i battenti.
«I ragazzi non leggono più – sentenziano stancamente molti “educatori” – fate un’app!». Che geni! Si lamentano in tanti che i ragazzi hanno il telefonino costantemente tra le mani, e mi propongono un’app. E così Mondo Erre, muore, digiuno di abbonamenti, lasciando i suoi ultimi ricordi, articoli già scritti e mai pubblicati, alle pagine del suo ormai invecchiato sito web. Alla rete, alla sua trappola mortale che sembra collegare tutti e che tutti tiene lontani gli uni dagli altri – ironia della sorte!
Si lamentano in troppi che con gli occhi ipnotizzati dagli schermi e le dita frenetiche sulle tastiere si impoverisce il linguaggio e si spengono gli intelletti, ma poco fanno per diffondere alternative e credere che si possa ancora cambiare rotta.
Un’app (gratuita, certo) non è Mondo Erre. Non è nato per essere sfogliato in fretta, spizzicato, cestinato, come le mille notizie che diventano immediatamente vecchie urlando titoloni nella rete, sbandierando gossip banali e diffondendo tristi fake news.
Lui andava letto, con interesse e gusto, riletto, conservato. I poster coloravano le camerette, gli inserti popolavano le ricerche, e aiutavano sintesi ed esami, le pagine dello spirito erano condivise in gruppo e le lettere di Cara Rosy, misto di sorrisi e di scoperte, erano luci per il mondo interiore.
Non mi resta che stringere in un abbraccio tutti i collaboratori e i giornalisti che hanno continuato a credere fino all’ultimo in questa rivista così bella e delicata, tutti gli educatori che l’hanno diffusa nelle scuole, nelle parrocchie e negli oratori, tutti i genitori che l’hanno proposta ai loro figli in crescita e tutti quelli che hanno continuato a leggerla, ormai adulti, per non perdere il contatto.
La mente e il volto è pieno dei mille sorrisi che con Mondo Erre abbiamo gustato, convinti che un cuore fanciullo non invecchia mai.
© Valter Rossi - Mondo Erre