Dietro front via sms
In questi ultimi mesi mi sono innamorata di un ragazzo, N. Penso che sia il mio tipo. Però ho avuto fretta e così, con un sms, gli ho dichiarato il mio amore. Lui non mi ha risposto e ho capito che se mi dirà di sì, io non sarò pronta per un passo così importante che è il “primo amore”.
In questo modo, però, ho rovinato l’amicizia con lui. Vorrei fargli capire che sarei felice se tornassimo amici. Ho già tentato con un altro messaggio, ma non so se abbia funzionato. Come posso fare per risolvere questo problema? Grazie anticipato.
La Guastatrice
Carissima Guastatrice,
che N. abbia il telefonino scarico o tu sbagli numero? Se invece non avesse gradito la tua dichiarazione? Si spiega così il suo silenzio che “parla” chiaro più di qualsiasi discorso. Se al boy non interessi, il suo comportamento, per certi versi, gioca a tuo favore. In ogni caso, stop ai messaggi.
Non c’è, poi, niente di male a tornare sui propri passi, soprattutto quando di mezzo c’è il “primo amore”. Se non ti senti pronta a impegnarti, fai benissimo a frenare. Dimostri di essere una ragazza con la testa sul collo, che non si tuffa in un’esperienza impegnativa a cuor leggero, anche se sei stata troppo precipitosa a svelare le tue carte.
Se N. è intelligente, capirà le tue oscillazioni e ci passerà sopra, mantenendo in piedi l’amicizia, anche se la vedo difficile. Sa che tu provi comunque qualcosa per lui e potrebbe approfittarne. In questo caso, non lasciarti trasportare… dall’emozione e pensaci sopra, come hai già fatto, prima di metterti con N. Contrariamente a quanto scrivi, c’è qualcosa dentro di te che ti sta suggerendo che non è “proprio il tuo tipo”: ascolta questa “vocina”. Ultima cosa: perché parlarsi a quattrocchi sta diventando così impossibile?
Voglio andare in discoteca
Ho 14 anni e mezzo e vorrei andare qualche volta in discoteca nel pomeriggio come fanno alcune mie amiche, ma i genitori non vogliono sentire ragioni. Dicono che per la mia età è troppo presto e che l’ambiente può essere pericoloso. Allora quando potrò andarci? E perché le mie amiche ci vanno? Penso non ci sia nulla di male a ballare, stare in compagnia e passare un pomeriggio in allegria. Ti posso assicurare che non ho nessun grillo per la testa e non mi interessa andare dietro ai ragazzi (come fanno tante). Come posso far cambiare idea ai miei?
Ballerina triste
Cara Ballerina,
questo è uno dei casi in cui fare i genitori diventa un’impresa. Come far capire a una figlia che il loro “no” è motivato da affetto e non da “cervello” piccolo? Farebbero prima a dirti: “Ma sì, vai tranquilla! A 14 anni e mezzo sai come difenderti se qualche giovanotto ti importuna”. E, invece, scelgono la parte più odiosa di chi si preoccupa, e giustamente, che la propria rampolla possa cadere nelle grinfie dei malintenzionati che girano in discoteca e fuori.
Non mancano di fiducia nei tuoi confronti, ma verso quelli che potrebbero approfittare della tua inesperienza e giovane età. Tutto qui. Come condannarli? Anzi, ce ne fossero di persone così capaci di non “smontare” mai dai loro impegni di educatori! Non dirmi che sto facendo la moralista fuori posto. Sto cercando di aiutarti a vedere l’altra faccia della luna che rimane sempre nascosta allo sguardo di chi guarda solo una parte della realtà.
Il fatto, poi, che le tue amiche ci vadano non è un buona giustificazione per seguirle a ruota. Con loro potresti sempre passare i pomeriggi in allegria facendo una passeggiata, shopping, ascoltando musica, andando al cinema. Per la “disco” c’è ancora tempo.
Ancora Lee
Sono diventata da poco una fan del mitico Lee Ryan. Esiste un sito internet dedicato interamente a lui, ma in italiano? E, ultima cosa, mi potresti pubblicare una sua foto, anche piccola?
Grazie.
Chiara
Carissima Chiara,
il sito esiste: www.lee-ryan.it. Forse sei stata un po’ disattenta: abbiamo addirittura già pubblicato un poster di Lee Ryan (sul n. 9/05). Però ti accontento subito con una sua foto (…“tascabile”). Intanto, ti segnalo che l’artista è entrato in questi giorni in sala d’incisione per dare un successore al suo primo album.
A voi la risposta
Ho pensato di pubblicare integralmente la lettera di Emanuela, per la ricchezza di temi che propone in questa sua risposta a Serena. Potrebbe essere un ottimo spunto per avviare un dibattito tra tutti i lettori di Mondo Erre. Aspetto il vostro parere. Lo pubblicherò, appena ricevuto, sul nostro sito. Scrivete a mondoerre@mondoerre.it, oppure al mio solito indirizzo.
I cattivi consigli
Ho preso atto nel numero di febbraio che il tuo appello alla solidarietà ha trovato qualche consenso tra certi lettori che dimostrano di avere un cristianesimo bigotto e non riescono a coniugare la fede con la vita perché non conoscono l’insegnamento al catechismo espresso prima dal grande Giovanni Paolo II e ora dal carissimo Benedetto XVI.
Purtroppo “mi devi scusare” ma io non posso essere d’accordo con le risposte banali e qualunquiste fornite da Serena ’92 e company perché quello che loro dicono, ormai, alla luce dell’insegnamento della chiesa, presentato a noi giovani soprattutto alle GMG (Giornata Mondiale della Gioventù) risulta antiquato e privo di senso.
Io mi ritengo fortunata perché pur essendo una “novantenne”, ho partecipato alla GMG di Colonia ed ero la più piccola dei 18 ragazzi che componevano il mio gruppo. E ci tengo a farti notare che quasi tutti i ragazzi riuniti per l’evento in blue jeans, converse e zaino in spalla la pensano esattamente come me.
Infatti in quei giorni cantavano, pregavano, partecipavano alla catechesi, scherzavano, facevano conoscenze e si comportavano dignitosamente. Tutta la città brulicava di ragazzi, ma non si vedevano mai coppie appartate che si comportavano male secondo i tuoi consigli.
Questo, cara Rosy, per dire a e a Serena, che certamente nella vita non c’è solo lo studio e la preghiera, ma il compito del cristiano è quello di far diventare lo studio e la preghiera momenti di vita cristiana. Quindi noi ragazzi non ci divertiamo attraverso la trasgressione, ma quando riusciamo a vivere coerentemente l’ideale cristiano.
Ad esempio cantiamo, balliamo, suoniamo e facciamo tanta altre attività manifestando la bellezza della vita senza fare peccati. Non andiamo in discoteca, perché quel mondo è contrario alla dignità della persona; non ci fidanziamo a 12 anni perché essendo appunto la vita una vocazione, dobbiamo impegnarci a scoprire la nostra; per questo non c’è bisogno di marinare la scuola per amoreggiare all’insaputa dei genitori o loro consenzienti.
Gli altri company non meritano una risposta da parte mia perché, nonostante l’età, mi sembrano immaturi e li definirei, quelli sì, proprio ultra novantenni, cioè “rimbambiti”, con tutto il rispetto per i veri novantenni. Esorterei perciò Serena a guardare noi, veri ragazzi e giovani d’oggi e di domani, che stiamo crescendo a milioni nel contesto delle GMG.
Ciao
Emanuela
