Facciamo capire a tutti che non siamo solo belle e brave a pubblicizzare una prodotto commerciale o a ballare in tivu'. Ma "abbiamo stoffa" nel cervello e nel cuore che riempiamo con grandi qualita' e valori.
TIMIDA E SOLA
Ho 16 anni e ho un problema: sono timida. In classe sto sempre da sola perché non riesco a socializzare con nessuno e non parlo mai. Quando ci sono le interrogazioni mi vergogno di parlare per paura che tutti ridono se sbaglio. Quest’anno ho anche cambiato classe e lo sono ancora di più. Mi dai un consiglio per superare questa stupida paura?
Elena, Milano
Carissima Elena,
sto cercando da anni una formula universale anti-timidezza che risolva questo problema comune a tanti ragazzi che mi scrivono, ma senza fortuna. Roba da premio Nobel. Ed il motivo c’è: ogni persona è un caso a sé. Tu, ad esempio. Diversamente da altri tuoi compagni hai capito che la tua è una paura stupida. E non è poco. Hai già fatto il primo passo per uscire da questa specie di trappola che ci costruiamo con le nostre stesse mani.
Vediamone un altro, quello che riguarda le interrogazioni scolastiche. Non penso che tu sia accerchiata da sapientoni infallibili, pronti a scoppiare in una cascata di risate appena tu inciampi in qualche inesattezza o errore. Quando arriva il tuo turno, non incominciare a tremare come chi deve comparire davanti a un tribunale per discolparsi. Indossa, invece, i panni della professoressa che deve spiegare qualcosa di bello a chi è ignorante in materia. Questa idea ti darà la calma necessaria per non andare in pallone e ricordarti ciò che hai studiato. È un trucco che funziona: te lo garantisce una come me che da ragazza aveva il tuo stesso problema.
Mentre poco alla volta supererai quest’ansia, cerca di essere spontanea anche con gli amici. Per attaccare bottone basta che chieda un parere sull’ultimo film che hanno visto o la canzone che sta andando forte. Di tutto, insomma, e anche di più.
CROCIATE E STREGHE
Ripensando al cammino della Chiesa nei secoli, non riesco proprio a capacitarmi di come la Chiesa abbia potuto per esempio intraprendere le crociate o la caccia alle streghe. Gesù non aveva forse detto di amarci gli uni agli altri e di amare anche i nostri nemici? Grazie e tanti bacioni.
Dafne
Il tuo disagio su problemi antichi e dolorosi meriterebbe una risposta più articolata di quella che posso darti io in poco spazio (la giro al nostro Don Gì, perché la affronti da esperto nella sua rubrica). Condivido le tue perplessità su questi episodi che dimostrano che cosa succede quando ci si allontana dal messaggio di Gesù: si combinano disastri. Vale per i grandi fatti della storia (da interpretare sempre tenendo conto del tempo in cui si sono svolti e della mentalità di allora), ma anche per i nostri gesti quotidiani. Per i primi, Giovanni Paolo II in persona ha chiesto perdono in pubblico. Per i secondi, ognuno deve imparare a farlo guardandosi allo specchio della propria coscienza.
LA SORELLINA PIANGENTE
Ho 13 anni e il mio problema ha un nome preciso: Elena, anni 5, mia sorella. È un monumento al capriccio: piange sempre e le sue urla mi trapano le orecchie. I miei provano a calmarla poi, purché smetta, gliela danno vinta, qualsiasi sia la sua richiesta, al contrario della sottoscritta. Così ogni volta che vuole qualcosa, partono gli strilli. È davvero insopportabile e non so se resisterò ancora tanto. Cosa fare?
Tina, Cremona
Cara Tina,
stai vivendo non uno, ma due disagi: gli strilli di tua sorella e l’atteggiamento troppo remissivo dei tuoi genitori nei suoi confronti. È una situazione che si verifica sovente: con la più piccola si è più larghi di maniche rispetto alla più grande. E non è giusto, soprattutto quando si tratta di capricci. Ogni volta che cedono, perdono dei punti sulla patente di educatori, quali dovrebbero essere.
Condivido, invece, la loro maggiore severità nei tuoi confronti. Tu sei già abbastanza grande per capire che non tutto è permesso e che certe decisioni sono dettate dal desiderio di volere il tuo “vero bene”. Dovresti sentirti offesa se, per “par condicio”, ti trattassero come la più piccola. Forse si stanno aspettando che tu dia loro una mano, visto che come età sei più vicina alla sorellina. Ed è quanto mi permetto anch’io di consigliarti per abbattere poco alla volta “il monumento”. Gioca di più con lei, portala a spasso, guardate la tv insieme. Conquisterai la simpatia di Elena e le sue lacrime si trasformeranno nei sorrisi di una bambina meno capricciosa e più felice.
IL FANTASMA DELL'ANORESSIA
Ho un problema: non mi accetto per come sono. Fino a qualche anno fa lo pensavo ma in fondo mi piacevo com’ero. Poi, dalla scorsa primavera, ho cominciato a pensarci. Ho smesso di mangiare e sono arrivata all’anoressia. I miei si sono subito accorti e preoccupati della situazione e mi hanno portato dal dottore. Lui mi ha fatto riacquistare peso ma vedendo che recuperavo sono andata in crisi.
Io voglio dimagrire ancora perché così non voglio starci, anche se gli amici mi apprezzano molto in tutti i sensi. Io mi vedo sempre grassa e sovente mi metto a piangere. Tutto questo mi ha fatto cambiare carattere: prima ero solare e allegra, ora il contrario. Non so neanche io cosa chiederti di preciso, vorrei che tu mi dicessi qualcosa. Però so di certo che voglio dimagrire nonostante tutti mi dicano che non ho bisogno di niente. Aiutami.
Ale ’87
Carissima Ale,
la tua è una situazione delicata ma non disperata se intervieni subito. Secondo me hai ancora bisogno di un esperto qualificato, capace di scavare in profondità e trovare i motivi che si nascondono nel rifiuto di te stessa. A confronto con altri casi di cui sono a conoscenza, tu sei in una situazione di vantaggio. Lo dimostri quando rimpiangi il tempo in cui eri solare e allegra e parli di amici che ti apprezzano e di genitori che si preoccupano. Sono ottimi pilastri sui quali puoi ricostruire la tua voglia di vivere e di stare in pace con te stessa. Non sciupare la fortuna di sentirti compresa e apprezzata, di ricevere calore e amore. Tutto questo ti dice una cosa fondamentale: tu vali, e tanto! Non dimenticarlo mai.
IN BREVE
Mi piacerebbe trovare il poster di Buffon su Mondo Erre.
Pani ’91
Anche a me. Ma il capo dice che sarebbe un mini-posterino-ino-ino visto il formato della rivista. Non vuol dire, però, che prima o poi non parleremo del tuo campione.
Io e un mio amico abbiamo fatto una band (ti prego di non scriverne il nome per motivi di privacy) e vorremmo chiederti quanto costa un mixer e un giradischi, che ci servono per suonare.
Simo-Cri
Per farsi conoscere, una band di solito vuol far circolare a tutti i costi il nome: è bizzarro che voi, come diretti interessati, mi chiediate di non essere pubblicizzati. Comunque, mixer e giradischi ce ne sono davvero di tutti i prezzi: dipende degli “euri” che avete a disposizione e che cosa volete realizzare. Andate in un negozio di strumenti musicali o cercate su internet.
Ho 10 anni e sono interista. Tutti mi prendono in giro in classe perché sono juventini. Che fare, devo cambiare squadra?
Mario, Altamura (BA)
Ti capisco e “li” capisco, visto che da parecchi anni l’Inter è lì lì per vincere e poi, a dispetto dei miliardi spesi, si ritrova con un pugno di mosche. Però un vero sportivo non molla mai. In attesa di tempi migliori per i colori nerazzurri, comportati… da campione con i compagni: fatti una sonora risata alla salute delle loro battute e ricorda loro il 3 a 1 rifilato dal biscione alla zebra, quest’anno a Torino.
