Scrive Daniele: “Carissimo pronto Gr? Sono rimasto colpito dall’ultimo articolo sul dono. Ne ho parlato in gruppo. Tutti mi hanno detto che condividevano ciò che c’era scritto ma trovano molto difficile metterlo in pratica. In effetti, devi sapere che il nostro gruppo è piuttosto smorto, senza entusiasmo. Ci puoi dare una mano… un po’ più concreta?”

Ci scrive Silvia T. (Fabriano), preoccupata: “Vado al gruppo nel mio oratorio, ma dopo l’entusiasmo iniziale sono un po’ delusa. Parliamo tanto ma poi non sono molti quelli che vivono ciò che si è detto. Non vorrei andarmene, ma continuare così non me la sento più: cosa mi consigli?”

Non è mai facile preparare un ottimo cocktail con ingredienti diversi, immaginarsi mettere insieme tanti caratteri in un bel gruppo. Difficile ma non impossibile! Occorre molta pratica e un pizzico di teoria, chiamata collage. A colpi di forbici, colla e pezzetti di carta si compone un mosaico. La medesima tecnica funziona anche con il gruppo.

Dai nostri inviati nei gruppi del mondoerriani riceviamo notizie fantastiche di ragazzi “tosti” che fanno girare i gruppi a 200 all’ora! Qualcuno ci ha fatto anche sapere che per gli incontri usano le avventure di Beppe Nuvolosi e della sua fantomatica classe! Che dire? Sicuramente è una…..Buona Notizia! Notizie a parte, passiamo al nostro Gruppolario, l’unico e inimitabile dizionario dei gruppi.

Partiamo Dall’ambientazione dello spazio in cui vive il gruppo. A che serve preparare bene un incontro sull’amicizia, se poi la stanza dove ci si trova assomiglia a un deposito per rifiuti?...