VIAGGIO NELLA MAGIA - Inserti - MONDOERRE • su misura dei ragazzi e delle ragazze


VIAGGIO NELLA MAGIA

UNA STORIA ANTICA

Mentre prospera l’industria truffaldina dell’occulto, sembra crescere in Italia l’interesse per il mistero e la magia. Tra veggenti, medium, chiromanti, occultisti, cartomanti, maestri spirituali, santoni ingioiellati, guaritori esotericmagiai, maghi vestiti da Carnevale e presunti discendenti di faraoni egizi, il giro d’affari nel nostro paese sfiora i dieci miliardi di euro l’anno, per di più esentasse. Risulta che siano quasi dieci milioni (il 58 per cento donne fornite di scarsa istruzione) coloro che sentono il bisogno di essere rassicurati davanti a una sfera di cristallo o a un mazzo di tarocchi.
 
La cronaca, inoltre, ci mostra ogni giorno il moltiplicarsi di sette sataniche, sovente con risvolti inquietanti. E con il satanismo, lo spiritismo (si basa su due credenze principali: lo spirito sopravvive alla morte e i vivi possono comunicare con l’aldilà), un fenomeno che sembrava confinato all’Ottocento, e invece si ripresenta in forme nuove, attirando soprattutto i giovani. Allora, visto che “esoterico”, per definizione, è tutto ciò che può essere capito soltanto dagli iniziati, cerchiamo di entrare in questo mondo misterioso con la cautela e la semplicità dei principianti.

Tra alti e bassi

Cominciamo proprio dalla parola “magia”. Dizionario alla mano, il termine significa “pratica esoterica capace di controllare le forze della natura”. Il nome deriva dai sacerdoti persiani (chiamati appunto “magi”) che tremila anni fa pretendevano di insegnare i metodi per sottoporre al loro volere le potenze occulte superiori: demoni, spiriti, geni.
La magia, nel lungo cammino della storia, ha avuto alti e bassi. Nell’antichità ha influenzato tutti gli aspetti della vita, dalla religione alla medicina, e persino l’arte (in molte caverne sono state ritrovate antiche pitture eseguite con finalità magiche). La magia si fondava sulla credenza che quasi tutti i dolori umani erano causati dai demoni, i quali aggredivano soprattutto quando venivano evocati dal qualche stregone.
Maghi ed esorcisti occuparono un posto preminente anche nella gerarchia del clero mesopotamico, duemila anni prima di Cristo, quando gli abitanti della zona compresa fra i fiumi Tigri ed Eufrate (per la storia moderna, Iraq e Siria) avevano come patroni Ea, dio di Eridu, e Marduk, dio di Babilonia. Le loro funzioni erano quelle di neutralizzare le forze ostili che circondavano l’uomo: si usavano talismani, amuleti e incantesimi per controbattere l’operato malefico degli stregoni.
La magia ispirava tutte le funzioni religiose degli antichi egizi. Iside e Thoth, in particolare, erano gli dèi depositari delle forze occulte. I loro adoratori ritenevano che per sottrarre i defunti a lavori troppo faticosi nell’aldilà, occorreva posare delle statuette accanto ai morti nella tomba.
In India l’ascetismo (pratica che mira la dominio degli istinti e alla rinuncia ai piaceri sensibili per raggiungere una vita spirituale e contemplativa) si è sempre espresso attraverso un forte contenuto magico: l’asceta può imporre la propria volontà persino agli dèi. E la magia ha una funzione importante anche nello yoga.
La Grecia dell’epoca classica, invece, non crede ai maghi, che tornano “di moda” in Etruria. Proprio tramite gli estruschi, la voglia di occulto passa nell’antica Roma. Catone racconta che una legge puniva chi con incantesimi cercava di “trasferire nei suoi campi le energie di quelli del vicino”. Gli imperatori romani perseguitavano i maghi però ricorrevano ai loro servigi: Tiberio fece deportare in Sardegna 4.000 liberti (schiavi liberati, ma esclusi da cariche pubbliche) accusati di magia. Ciò non impedì che la magia si diffondesse ampiamente a Roma. Il mago poteva chiamare in suo aiuto demoni “irrazionali” e malvagi, o demoni “razionali” e cioè buoni. Così cominciò la distinzione fra magia nera e magia bianca. (Vedi più avanti).

Dalla Cabala all’alchimia

La Chiesa prese subito posizione contro le pratiche magiche. Non poteva essere altrimenti, poiché il cristianesimo attribuisce grande dignità alla persona, che può scegliere fra bene e male (libero arbitrio), in piena responsabilità. Tutti aspetti che hanno sempre indotto la Chiesa a sottrarre l’uomo alla sudditanza del magico.
Eppure la magia continuò ad essere praticata tanto nell’ambiente cristiano quanto fra gli ebrei, che usavano talismani e facevano gli scongiuri. Cabala, del resto, deriva dal termine ebraico “qabbalah” (ricezione) che indica le dottrine esoteriche e mitiche.
Anche Maometto ammetteva l’efficacia della magia: per i Musulmani essa si basa sulla credenza nei “ginn”, spiriti che possono essere costretti a venire in aiuto all’uomo. Per difendersi dai ginn avversi e dagli stregoni malvagi, dai serpenti e dalle malattie l’Islam ammette l’uso di amuleti o di fumigazioni con erbe aromatiche.
oroscopoDopo un periodo di decadenza, alla fine del Medioevo e all’inizio del Rinascimento la magia torna a proporsi come forma di conoscenza, collegata con l’astrologia. E fino al secolo XVII apre nuovi spazi a esperimenti e tecniche di manipolazione dei fenomeni, grazie anche ai legami con la medicina, l’astronomia e soprattutto con l’alchimia (insieme di dottrine e di pratiche che si proponevano di trasformare in oro i metalli vili) che poi decadde con l’avanzare della chimica.
In epoca moderna le pratiche di tipo magico tendono a diffondersi nei periodi di pericolo (come in caso di guerra o di epidemie) e riaffiorano spesso nei comportamenti del nevrotico. Che indovini e altri ciarlatani siano in aumento è un brutto segno. Significa che viviamo gironi difficili: nel benessere si gode il presente, il futuro non preoccupa. Nei giorni grami, invece, s’interroga il domani anche per esorcizzare l’oggi.

Esiste la magia?

Fin dai tempi più remoti si è ricorsi alla magia per ottenere ciò che le nostre forze non ci permettevano di avere e per convincere gli altri a fare il nostro volere. Se Carlo Magno era importante in quanto re dei Franchi, il suo mago privato Merlino lo erano ancora di più. Nata da due impulsi, da due istinti solo in apparenza contraddittori – la sete di conoscenza e la paura – anche se ripudiata ufficialmente dalle sue figlie nobili e ormai emancipate (la religione, l’arte e la scienza), la magia è rimasta nelle pieghe di ogni società, anche la più tecnologicamente avanzata. Si è come cristallizzata in superstizioni, leggende, proverbi, usanze quotidiane.
Ma esistono o no le magie? Certo esistono nella nostra mente, nel nostro desiderio d’amore, nelle nostre paure e nei nostri sogni. Esistono tutte le volte che vogliamo la luna, che aspiriamo all’impossibile. Tutte le volte che desideriamo trovare la formula per vincere. Una formula fatta di coraggio e sicurezza in noi stessi. Il filtro magico o l’amuleto allontana dubbi e timori? L’uomo tecnologico e razionale dei nostri giorni sembra ripetere: “Non è vero, ma ci credo”.
E allora perché ridere degli antichi druidi (sacerdoti celti) che distribuivanao magiche pozioni ai combattenti prima della battaglia, se poi siamo quelli che portiamo la medaglietta con il numero 13, facciamo gli scongiuri prima di affrontare gli esami, o cambiamo strada se incontriamo un gatto nero? Perché ridere del guerriero papua che s’infila nel naso l’osso del suo nemico più forte, quando ci guardiamo bene dal partire di venerdì e rifiuteremmo la camera 17, tanto che il numero è stato abolito dagli alberghi?
Insomma, ieri come oggi, le superstizioni sono dure a morire, anche se è provato che non hanno alcuna influenza sulla vita.
Sono una spia accesa che segnala delle debolezze. Magari piccole, ma sempre debolezze.

Le manie truffaldine

La magia è anche altro. E può fare molto male, quando si perde il senso della realtà. Saremo magari un popolo di sprovveduti creduloni, fatto sta che mai come in questo periodo sono emersi tanti raggiri basati sull’occulto. Le vittime sono quasi sempre anziani soli e indifesi che, non sapendo più dove battere la testa, prima di arrendersi a una malattia o a una disgrazia approdano al soprannaturale. Ma ci sono anche tanti ragazzi che ricorrono al malocchio o chiedono filtri amorosi, come favole.
La cronaca di questi giorni rivela incredibili storie di finta magia, racconta di protagonisti scaltri e spietati: da mamma Ebe che prometteva guarigioni miracolose, alla “maga dai venti nomi” di Vidigulfo (Pavia) che eseguiva esorcismi per telefono alla santona di Gorlago (Bergamo) che “tirava fuori i vermi dai malati” tagliando spaghi e mescolando intrugli.
Uno dei casi più clamorosi ha avuto come protagonista Vanna Marchi e la sua banda, accusata di aver minacciato chi si rifiutava di pagare (a peso d’oro) un pizzico di sale, qualche pietra e pezzetti di rami contro la iella. L’intraprendente signora pare abbia incassato più di 60 miliardi di vecchie lire. Si chiarisce così quale è la “vera" magia di questi ciarlatani: quella di convertire la superstizione e l’ignoranza in moneta sonante. Resta sconcertante la facilità di “esercitare” lasciata a tanti truffatori dsa parte delle autorità.

I mass media al servizio di finti maghi

I cosiddetti maghi in Italia sono oltre ventimila. Per l’esattezza, il “Telefono Antiplagio” ne ha censiti 21.550. Di essi, 4.200 si fanno pubblicità su giornali, radio e televisioni; 3.050 si promuovono su Internet. Alcuni di loro devono la notorietà soprattutto alle trasmissioni televisive Costanzo show e Buona domenica che li invitano ad esibirsi, nonostante svolgano un’attività dichiarata fuorilegge.
Nel 1995 la Cassazione ha ribadito che il lavoro del mago “giuridicamente si inquadra nel mestiere di ciarlatano, vietato dall’articolo 121 del testo unico di pubblica sicurezza”. Che cosa si intende per ciarlatano?mago
“Sotto questa denominazione –spiega la legge – si comprende ogni attività che specula sulla credulità o sfrutta e alimenta il pregiudizio, come fanno gli indovini, gli interpreti dei sogni, i cartomanti… e coloro che magnificano ricette cui attribuiscono virtù straordinarie e miracolose”.
Anche attraverso il 166 della Telecom operano numerose “linee magiche”. Spiega il professor Giovanni Panunzio, responsabile nazionale del “Telefono Antiplagio”: “Basta qualche semplice calcolo per capire l’affare: una sola linea può sfruttare più di mezzo milione di euro l’anno e la Telecom si trattiene circa il 30 per cento degli incassi”. L’associazione di Panunzio, nata nel 1994, sinora ha preesentato 7.000 esposti alle diverse autorità competenti, dando luogo a molte inchieste giudiziarie, 1.400 delle quali ancora in corso. Sono state denunciate anche più di cento pubblicità ingannevoli. È una lotta dura, che si scontra con pregiudizi radicati e interessi sempre più alti.
Molte piccole televisioni private per sopravvivere vendono spazi a guaritori, cartomanti, dispensatori di numeri “vincenti” del Lotto. Certe trasmisisoni sono diventate quasi una vetrina per imbonitori di ogni tipo: dalla presunta medium americana che “parla” con i defunti, ai maghi nostrani coperti di anelli e lustrini.

Il codice antitruffa? Sparito!

Persino la televisione pubblica dedica attenzione all’astrologia: una scienza fasulla che, secondo il “Cicap”, non è mai stata capace di pre edere alcunché.
Il “Cicap”, Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale (www.cicp.org) è un’organizzazione scientifica ed educativa fondata nel 1989 da Piero Angela e da un gruppo di studiosi, tra i quali Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia, Tullio Regge, Silvio Garattini e Umberto Eco.
Da anni questi illustri studiosi si affannano a dimostrare che esistono soltanto i trucchi e che il paranormale è soltanto un’illusione.
Invano, perché i ciarlatani dilagano. Come fare allora a non finire nella loro trappola? All’inizio di quest’anno, sull’onda dell’indignazione per le molte truffe che venivano alla luce, il ministro delle Telecomunicazioni, Maurizio Gasparri, ha fatto la voce grossa: “Dobbiamo dare maggiori garanzie al pubblico – ha detto – anche inasprendo le sensazioni”. Ha minacciato di oscurare e persino di ritirare le concessioni delle tv che danno spazio ai messaggi ingannevoli.
I rappresentanti delle emittenti locali sono subito insorti contro quella che definiscono “una campagna di criminalizzazione delle televendite”. Hanno protestato i pubblicitari e i cartomanti si sono fatti ricevere al ministero per avanzare le loro proposte. Così l’annunciato “codice anti-raggiro catodico” è ancora lontano, frenato da troppi interessi corporativi. E, del resto, siamo di fronte ad esperti maneggiatori di messaggi. Sanno bene che la gente dimentica in fretta: basta lasciar passare la tempesta e la truffa continua.

Il Papa: no agli oroscopi

La lettura delle costellazioni è un antico e suggestivo tentativo di capire com’è fatto il mondo. Ma ha anche un qualche valore scientifico? Antonino Zichichi, uno dei più famosi scienziati italiani, risponde: “Se esistessero forze così potenti da dare alle stelle e ai satelliti del Sole la possibilità di determinare il nostro futuro, queste formidabili forze le avremmo scoperte da tempo. Anzi, sarebbero stati i nostri antenati a scoprirle.

E invece già sant’Agostino aveva studiato i segni zodiacali e gli oroscopi concludendo che il nostro futuro è soltanto nelle mani del Signore, non delle stelle. La scienza dà ragione a sant’Agostino”.

E, tuttavia, a volere credere alla ultime statistiche, il 25 per cento degli italiani consulta ogni giorno l’oroscopo. Gli astrologi sono circa 150 mila. Di questi 4 mila sono iscritti al sindacato di categoria (Usaode) e altrettanti al Centro italiano di astrologia (Cida). Le regioni a più alta percentuale di “operatori magici” sono anche le più industrializzate, Lombardia e Piemonte. Una seduta da un astrologo costa attorno ai 155 euro, ma c’è chi chiede il doppio.

La fede nello zodiaco non è certo circoscritta all’Italia. Tra gli adepti più noti negli Stati Uniti due potenti first lady. Hillary Clinton e Nancy Reagan. In Francia si affidava spesso agli astrologi il defunto presidente della Repubblica, Mitterand. Hitler, il dittatore tedesco, era affascinato dagli astrologi.

Gli oroscopi sono diventati panacea di massa? Eppure ogni anno il “Cicaop” fa le pulci ai professionisti delle stelle, pubblicando l'elenco degli avvenimenti che non hanno saputo prevedere. Nel 2001 non ne hanno azzeccata una: la tragedia dell’11 settembre, la guerra in Afganistan, l’arresto di Milosevic, l’omicidio di Novi Ligure, il trionfo della Ferrari o la morte dell’ex Beatle George Harrison.

Il Papa si è sempre rifiutato di ascoltare i rappresentanti dell’esoterismo. Nel chiudere il 2001 con il tradizionale “Te Deum” di ringraziamento, Giovanni Paolo II ha detto: “L’uomo vorrebbe sapere prima quel che succederà poi, così da non essere colto di sorpresa”. Po ha aggiunto: “Gesù però non ha mai assecondato questa curiosità. Anzi, ci esorta a non investigare inutilmente sul corso degli eventi, perché il futuro è riservato a Dio”.

Il pericolo del satanismo

C’è anche di peggio che una truffa. Il satanismo, per esempio, e cioè il culto delle potenze diaboliche che talvolta trasforma i ragazzi in assassini. Nell’ottobre del 2001 due quattordicenni di Sannicola (Lecce) hanno tentato di tagliare la gola ad una loro amica. I giovani hanno dichiarato di essersi ispirati a Marilyn Manson, leader della omonima band ed esponente di spicco del rock satanico. Manson è anche il cognome di quel Charles, pluriomicida e capo di un gruppo californiano riconducibile al mondo degli hippies e alla subcultura criminale che sono le radici dell’ondata di satanismo dal 1980 al 1990.
pallaMa torniamo in Italia. Pochi giorni dopo l’episodio di Sannicola, due quindicenni di Muggiò (Milano) hanno profanato alcune tombe di un cimitero, disegnando con lo spray simboli satanici e croci rovesciate. Sulle tombe hanno scritto il nome del loro idolo, il solito Marilyn Manson. Queste follie si aggiungono all’omicidio di Suor Maria Laura Mainetti, uccisa a coltellate a Chiavenna (Sondrio) da tre ragazze che volevano offrire un sacrificio al diavolo. Era il giugno del 2000. Da allora l’interesse dei giovani per il satanismo e l’occultismo è diventato un fenomeno pericoloso, che sfoccia in violenza, vandalismi, delitti.

Magia bianca e magia nera

La magia bianca è quella che si pratica per il bene del prossimo: per guarire i malati, per aiutare qualcuno in amore e negli affari, per liberare chi è colpito dal maleficio.

La magia nera, invece è quella che si compie chiedendo l’intervento del demonio per ottenere il male di un nemico. Il risultato si chiama “fattura” o “maleficio”.

Come si fa una “fattura”? C’è chi si limita a ripetere antiche formule magiche di maledizione e chi usa oggetti che simboleggiano la vittima.

Di solito si tratta di cose che le appartengono: ciocche di capelli, pezzi di unghie, frammenti di vestito, fotografie. Oppure oggetti su cui il mago trasferisce la personalità della vittima: bamboline, figure di cera o di stoffa, candele, i soliti rospi o gatti.

A questo punto lo stregone si accanisce su queste cose in quattro modi: l’infissione (puntura con spilli per provocare dolori acuti); la putrefazione (lasciar putrefare l’oggetto, magari seppellendolo sotto terra, per provocare un lento deperimento della persona); la distruzione con il fuoco (si brucia l’oggetto, così da far soffrire terribilmente la vittima) e l’annodamento (legare vari oggetti tra loro, per bloccare la persona maleficiata).

Ma esiste davvero la fattura? Monsignor Balducci, autore di alcuni libri sull’argomento, cita “casi concreti di maleficio”. E ricorda che “ne parlava già il codice Hammurabi, babilonese, oltre duemila anni prima di Cristo, che stabiliva la pena di morte all’autore del maleficio se fatto a persona innocente. Non era più tenero l’Antico Testamento che, nell’Esodo, invitava a non lasciare vivi i malefici”.

Anche oggi si compiono delle fatture, ma è difficile pensare che possano funzionare. Se una persona crede che tutti i suoi guai derivino dalla iella (gli iettatori sono pura fantasia) o da una fattura, non può che perdere la testa e i suoi guai aumenteranno anziché diminuire. Ma pare che ci siano anche casi, rarissimi, nei quali il demonio si impossessa di qualcuno. Allora non resta che rivolgersi ad un esorcista che, con le preghiere “liberatorie”, metterà le cose a posto.

Sono solo dei poveri diavoli

Il fenomeno, che sembra per certi versi affascinare, è in realtà solo squallido. “I satanisti – sostiene Massino Introvigne, uno dei maggiori esperti del fenomeno – non sono potenti principi delle tenebre, ma poveri diavoli, persone sconfitte dalla vita che proprio a causa della loro rabbia e del loro risentimento possono rivelarsi pericolose”.
Introvigne distingue il “satanismo degli adulti” da quello “giovanile” (negli Stati Uniti chiamato “satanismo acido” per la sua associazione con la droga). Quest’ultimo è composto da groppuscoli di minorenni che saltuariamente mettono in scena rituali satanici selvaggi sotto l’influsso di film, trasmissioni televisive, fumetti e una certa subcultura musicale.
All’inizio degli anni Ottanta si è scoperto che in alcuni brani rock esistono messaggi inneggianti a Satana nascosti nei solchi (i cosidetti messaggi subliminali). Oggi c’è chi non ne fa mistero, come Marilyn Mason o Ozzie Osborne, presentandosi sul palco con abiti e scenografie di dubbio gusto, magari per vendere qualche disco in più o per far parlare di sé. Senza capire, o facendo finta di non capire, quanto i loro atteggiamenti possano influire sul comportamento dei ragazzi che li seguono.
Tutti i gruppi hanno come rituale centrale la “messa nera”, durante la quale le formule sono invertite rispetto alla messa cattolica (Satana è lodato e Dio bestemmiato) e i simboli del culto tradizionale (compresi l’ostia e il crocifisso) vengono distrutti e profanati. Si calcola che il satanismo in Italia coinvolge un migliaio di ragazzi: un aspetto del disagio giovanile, unito alla voglia malsana di protagonismo, sovente assecondata dai media compiacenti.

Le parole magiche

Alchimia Antica dottrina esoterica che tenta di trasformare con la “pietra filosofale” i metalli vili in metalli preziosi (per esempio, il ferro in oro) per dimostrare la trasformazione dell’uomo volgare in uomo sprituale.

Amuleto È sinonimo di talismano, oggetto al quale sono attribuiti poteri magici o di portafortuna.

Astrologia Studio dei rapporti tra i movimenti degli astri (stelle e pianeti) e ciò che accade sulla ,Terra.

Cartomanzia La pretesa di conoscere il futuro leggendo nelle carte da gioco.

Chiromanzia L’interpretazione, attraverso le linee delpalmo della mano, del carattere di una persona e della sua vita futura.

Divinazione Predire il futuro per ispirazione divina.

Esorcismo Scongiuro contro spiriti maligni.

Esoterismo Caratteristica di una dottrina filosofica o di una religione comprensibile solo ad una ristretta cerchia di persone.

Fattuchiera Incantatrice, stregone, persona che fa malefici e fatture.

Fattura Atto simbolico per arrecare maleficio ad unn nemico.

Guaritore Persona non laureata in medicina che tenta di guarire con mezzi empirici (sperimentali) o con la suggestione.

Iettatore Persona accusata (ingiustamente) di portare disgrazie agli altri con la sola presenza.

Indovino Chi predice il futuro o rivela cose segrete.

Iniziato Persona entrata a far parte di una setta o di un culto o di un rito esoterico dopo un’apposita cerimonia

Maleficio Influsso malefico con pratiche stregonesche (fatture).

Malocchio Influsso malefico, secondo i superstiziosi, trasmesso dallo iettatore con lo sguardo o la presenza.

Medium Persona che, secondo gli spiritisti, entra in uno stato di soono ipnotico (trance) e sostiene di mettere in comunicazione gli spiriti con gli uomini, parlando per conto dei primi.

Occultismo Studio e pratica dei fenomeni misteriosi della natura, soprattutto per conoscerne il futuro.

Oroscopo Posizione degli astri all’orizzonte al momento della nascita di una persona, da cui i maghi pretendono di dedurne il carattere e il futuro.

Paranormale Al di sopra della norma: detto di persone dotate di poteri superiori superiori (quando non si tratta di ciarlatani).

Parapsicologia Scienza delle manifestazioni mentali paranormali.

Sabba Riunione di streghe e stregoni, secondo le tradizioni medievali.

Sensitivo Medium che si dice dotato di sensibilità per manifestazioni paranormali.

Sortilegio Predire la sorte con arti magiche; oppure incantesimo per propiziare le forze della natura.

Spiritismo Dottrina secondo la quale è possibile evocare gli spiriti dei defunti e comunicare con loro.

Suggestione Fenomeno psicologico per cui un’idea o un comportamento vengono quasi imposti ad una persona dall’influenza di altre.

Talismano Oggetto a cui sono attribuiti poteri magici.

Taumaturgo Colui che compie prodigi e miracoli.

Lo spiritismo: contatti con l’aldilà

Lo spiritismo moderno nasce a New York nel 1847, con gli esperimenti medianici delle sorelle Fox, due ragazze di 12 e 15 anni che si esibivano in tourneé, “dialogando” con gli spiriti. Ma la voglia di conoscere il futuro e di collegarsi con il mondo dei defunti esiste da sempre.
Re Saul, come racconta la Bibbia, tentò di entrare in contatto con l’anima di Samuele, violando così la legge ebraica che vietava la “negromanzia” e cioè l’evocazione dei morti.
Gli egizi preferivano dare appuntamento ai loro defunti di notte, nei sogni. E quasi tutti i popoli antichi, dai Cinesi agli Indiani, dai Greci ai Romani, riservavano ai morti un culto particolare, anche per ottenere una “raccomandazione” nell’aldilà. Ma nessuno aveva bisogno di prove certe.
Soltanto in tempi moderni l’uomo ha sentito bisogno di toccare con mano, di vedere e sentire. Così “se ci sei, batti un colpo” è diventato il motto di uno spoiritismo che vorrebbe essere scientifico. Ma tra l’Ottocento e il Novecento, tempi di scienza esatta e di reazionalismo, il fenomeno passa di moda.
Torna “di moda” dopo la Seconda guerra mondiale, accalappiando anche tanti buoni cristiani.

Dall’adiqua …all’aldilà

Eppure, come osserva il teologo francese Jean Vernette “tra cristianesimo e spiritualismo c’è un abisso”. Per gli spiritisti l’anima emigra da un corpo all’altro, mentre per la fede cristiana ogni persona, ogni anima, è creata individualmente da Dio per un destino unico, senza essere obbligata a reincarnarsi in una successione di corpi.
Scienza e tecnologia non hanno sconfitto lo spiritismo. Anzi, l’interesse per le sedute spiritiche in Italia sembra trovare terreno fertile proprio tra i giovani.
Lo spiritismo, sulla base del riconoscimento dell’esistenza di Dio e dell’immortalità dell’anima, attribuisce all’intervento degli spiriti dei defunti vari fenomeni parapsichici e medianici.
I suoi seguaci, in sostanza, credono alle comunicazioni con gli spiriti, affermando la possibilità di contatti tra i vivi e morti. Per collegarsi con l’aldilà gli spiritisti si affidano ai medium, persone che sostengono di essere particolarmente dotate per fare da tramite tra i vivi e i morti.
Esempi di medianità fisica sono le telecinesi (lo spostamento di oggetti, tavolini che ballano, levitazioni). Gli effetti termodinamici (strumenti musicali che suonano da soli o venti che soffiano all’improvviso) e le materializzazioni spiritiche attraverso un fantasma.
Sono cose possibili, o soltanto fantasie? Che cosa dobbiamo pensare dei tavolini che si sollevano, dei medium che assicurano di sentire e vedere più lontano di noi? Risponde Vernette: “Alcune persone dotate di facoltà extrasensoriali possono fare cose che per noi sono impossibili”. Ma le anime dei defunti non c’entrano. E poi il mondo è pieno di prestigiatori che sanno incantare con i loro trucchi.
Meglio, insomma, stare in guardia su tutti i fronti, come suggerisce il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o sltre pratiche che a torto si ritiene svelino l’avvenire.
La consultazione degli oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia, l’interpretazione dei pregagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium, occultano una volontà di dominio sul tempo, la storia e gli uomini… Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo”.

E tu che ne pensi?

• “Che cosa proponi per frenare l’offensiva di chi specula su ignoranza e superstizione?

• Il ricorso a oroscopi, amuleti, riti “magici” non sono una facile e comoda via per risolvere i problemi della vita? E quali conseguenze negative hanno sull’esistenza?

• Un recente sondaggio ha evidenziato come tanti ragazzi siano affascinati dalle pratiche magiche perché spinti da un profondo senso di solitudine, incomunicabilità, incertezze. Sei d’accordo?

• Varrebbe ancora la pena di vivere se si conoscesse già il futuro?

• Quanto contribuisocno film e romanzi dell’orrore a diffondere la figura di Satana e del male?

• Quale giudizio dai nei confronti del cosiddetto “rock satanico”?

• Credi cdhe i gruppi che ostentano simboli e concetti satanici possano influire sul pensiero e l’atteggiamento dei ragazzi?

©Cenzino MUSSA • Mondo Erre