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Una ragazza in… Camba

C’è sempre un piccolo universo “dentro” una canzone, fatto di tanti satelliti che ruotano intorno a una melodia. L’attenzione del pubblico, di solito, si focalizza per forza di cose sull’artista e non pensa a tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione di un brano, i “satelliti” appunto. Come per esempio Federica cambaCamba.
 
Lei è una di quelle che trovi solo se hai voglia di guardare tra le righe e le note musicali, magari sotto il titolo di un pezzo famoso. E allora si può scoprire che Federica ha scritto gli ultimi successi di Laura Pausini, Marco Carta, Alessandra Amoroso,Gianni Morandi, Eros Ramazzotti per fare dei nomi.
 
Una “firma” importante, quindi, che ora esce da dietro le quinte con un suo album, Magari oppure no, dove sottolinea in maniera ancora più marcata la sua felice vena pop che tanta fortuna ha portato agli altri cantanti. Un “traguardo” meritato, guadagnato seguendo la via dello spettacolo sin da piccina.
 
Una via incominciata con una precoce passione per la poesia, a cui presto si è affiancata quella per le sette note e per il teatro: «Cercavo la mia strada: l’ho trovata nell’incrocio tra queste tre forme d’arte» dice oggi. A darle una prima chance è Gianni Morandi nel 2005, quando l’arruola nel cast del suo tour e ha modo di recitare e cantare anche un suo brano.
 
Federica prosegue poi esibendosi in vari locali e proprio durante uno dei suoi concerti s’imbatte nel produttore di Laura Pausini. Colpito dai suoi brani, gli chiede di scrivere alcuni pezzi per la star romagnola e così Jenny e Anche se non mi vuoi finiscono nell’album Tra te e il mare. Si spalanca così la carriera di autrice di successi per altri artisti, fino appunto al suo recente debutto da solista con Magari oppure no. Ecco cosa ci ha raccontato di questa sua nuova avventura.
 
 

L’intervista

Tutto è iniziato con la tua passione per la poesia, coltivata fin da bambina. Come la spieghi?
In effetti, è strano. Appena ho capito che le lettere che imparavo alle elementari, messe insieme, formavano delle parole, ho incominciato a scrivere quello che non mi andava di dire alle persone. E crescendo, sono diventate delle poesie. Da ragazzina, spesso mi isolavo dalla compagnia per mettere su quaderno ciò che cambami passava per la testa.
 
Un modo, ieri come oggi, per raccontare quello che non si riesce a “confessare” con altre parole?
Non solo, ma anche cose che non puoi dire agli altri, che ti rendi conto di buttare fuori mentre le stai scrivendo. Io li chiamo “imbuti”. Molte volte capisci che non riesci a esprimere bene i tuoi stati d’animo, invece con la scrittura questo non accade, sottolinei ciò che “senti” o che ti piace senza paure.
 
Ti sei nutrita di Dante e Leopardi. Cosa ti piaceva di questi poeti?
La semplicità con cui sono riusciti a raccontare i sentimenti universali dell’uomo. Leggendoli, traspare chiaramente dai versi la loro sincerità nello scrivere, condizione che nell’arte in genere non è facile da raggiungere. Anche nella musica, spesso si ascoltano artisti che compongono solo per sottolineare la loro bravura.
 
A proposito di musica, ti sei subito sentita attratta dalle sette note?
Il canto, come lo scrivere poesie e in seguito il teatro, sono passioni che hanno acceso presto il mio interesse, pur non capendo ancora, da ragazzina, come avrei potuto unirle insieme. Sapevo però che quella era la mia strada, non per rincorrere la fama, ma semplicemente per poter esprimere me stessa.
 
In quale modo sei arrivata a scrivere per altri artisti?
Per caso. Non so spiegare perché le mie canzoni, che spesso compongo insieme a Daniele Coro, siano state incise da altri prima di me. Non scrivo mai pensando di destinare un brano a un particolare cantante, ma per raccontare un mio stato d’animo. È poi capitato che alcuni di questi pezzi siano piaciuti e stati scelti per altri progetti.
 
Che effetto fa ascoltare i propri brani eseguiti da altri?
A volte, una gioia incredibile; altre, un po’ di tristezza. Dipende dall’interprete: se fa volare la canzone, non ho la “crisi” della mamma gelosa che avrebbe voluto tenerla per sé. D’altra parte, sono fatalista: se un pezzo ha successo cantata da qualcun altro, vuol dire che quello era il suo destino, ne sono comunque felice.
 
Hai possibilità di intervenire sull’esecuzione di una tua canzone?
Certo, e in modo decisivo. Capita anche di seguire il canto. Un tempo, gli autori avevano molto meno spazio di manovra, mentre oggi si può lavorare bene sul brano e dargli l’abito con cui avevi pensato di vestirlo al momento della composizione.
 
Adesso, dopo tanto scrivere per altri, è arrivato il tuo album. Finalmente, viene da dire.
Ci è voluto un po’ di tempo, ma forse è meglio così. Mi sembra il momento giusto per farlo uscire, dopo aver fatto parecchie esperienze importanti che in qualchecamba modo hanno dato il volto alle canzoni del disco.
 
Canzoni costruite con sonorità “calde”: poca elettronica, strumenti veri. Perché questa scelta?
Per seguire ciò che mi dettava il cuore, come ho sempre fatto. Con Daniele, avremmo potuto arrangiare i brani in modo più aggressivo, che “spaccassero”, ma si sarebbe tradito il senso di ciò che avevamo scritto. Abbiamo quindi dato al disco, con la nostra band, dei suoni veri, che trasmettessero “calore”. Mi piace pensare all’album come una torta fatta in casa.
 
L’amore è il grande protagonista dei testi.
È la linfa della vita. Come si fa a non parlare di amore? Il fatto è che spesso viene descritto in modo scontato, con quelle cinque frasi che ti colpiscono subito, ma che scivolano anche subito via. Preferisco invece scrivere magari in maniera meno immediata, ma sapere che poi una mia canzone accompagnerà l’ascoltatore per tutto il giorno.
 

LA SCHEDA 

Un hit dietro l’altro

Federica Camba è nata a Roma il 14 luglio 1974. Scrive poesie fin da bambina, tanto che a 7 anni ha vinto un concorso scolastico di componimento poetico.
 
In parallelo, coltiva la passione per la musica e il teatro. Le sette note le studia da autodidatta, mentre segue un corso di studi di teatro moderno e teatro terapia.
 
Nel 2005 è arruolata da Gianni Morandi nel suo tour A chi ama la vita, dove recita e canta. Inizia poi a scrivere per altri artisti. Molti dei suoi brani sono firmati con il chitarrista e amico Daniele Coro: solo nel 2009, ne hanno composti circa 60. Tra i tanti hit: Senza nuvole (Alessandra Amoroso), Dentro ad ogni brivido (Marco Carta), Bellissimo così (Laura Pausini), varie canzoni di Scialla, compilation di “Amici”.

©Mondo Erre - Claudio Facchetti

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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©AGOSTINO LONGO
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